Inghilterra, 1936.
Lewis Ellsworth, figlio del Duca di Buccleuch, è attento a tenere i suoi incontri sessuali lontano dagli ambienti aristocratici. All’inizio del suo secondo anno a Cambridge, però, scopre che il ragazzo con cui si è intrattenuto in un pub è uno studente del suo stesso college. Intelligente, affascinante ed eccentrico, William Chase entra nella sua vita come un tornado, scuotendo certezze e intenzioni.
Due studenti privilegiati, colti e raffinati, ubriachi di arte e letteratura, ebbri di emozioni e ambizioni. Ma in una società in cui persino al Re non è permesso scegliere di chi innamorarsi, Lewis e William vivono un amore diverso, vietato e voluto, doloroso e intenso, nascosto agli occhi del mondo.
Una storia fatta di coraggio, segreti, passione e contrasti, di crescita e conflitto, alla ricerca di una Wonderland nascosta dietro specchi di ipocrisia. Due vite che si incrociano e si salvano, due anime destinate a perdersi e a rincorrersi sullo sfondo dell’Europa del secolo scorso, un’Europa controversa e stuprata dalla guerra, in cui l’amore crea più scandalo dell’odio, in cui credere alle favole sembra quasi impossibile, ma è l’unica via d’uscita.
Perché, forse, Wonderland non è un dove, ma un quando.
Ci rincorrevamo come sabbia in una clessidra e niente
si andava a perdere mai; pieni, davvero, solo se insieme.
Solo che allora, stretta nei nostri corpi, la felicità pensavamo di poterla
tenere con noi per sempre, marchiandocela addosso come l’amore sulla vita.
Stupendo, non ci sono altre parole.
Un romanzo unico, forse il più bel MM che abbia mai letto.
Non è solo una storia d’amore, bella e appassionata, romantica e commovente, intensa e completa, è questo e ancora molto altro.
Due giovani dell’alta società, Lewis e Will, si incontrano a Cambridge e da subito fra loro c’è un’intesa che nasce da sguardi pieni di significati ma anche dai versi dei poeti e dei grandi scrittori del passato che si respirano in ogni pagina quasi a far da cornice alla storia, una cornice che però non si limita a restare ai margini ma diventa un tutt’ uno con l’opera che accompagna. Per certi versi mi ha ricordato “l’attimo fuggente” solo che qui non c’è un insegnate a fare da catalizzatore ma sono i due protagonisti stessi che si pungolano a vicenda per crescere respirando i pensieri dei grandi e poi crearne dei propri originali.
Sulle note dalla musica classica che suonano, vivono e creano insieme, all’alba della seconda guerra mondiale, si sviluppano le vicende delicate dei due ragazzi omosessuali mostrando il loro dolore sordo ma urlante parole di denuncia verso una società che li costringe a nascondersi come delinquenti, che li fa vivere nella menzogna, che li fa temere per la loro incolumità.
Dopo questa partenza straordinaria l’autrice ci catapulta in pieno conflitto mondiale con le sue atrocità e i suoi dolori, dove le posizioni sembrano ribaltare, le amicizie svanire e la fiducia traballare per poi mostrarci il vero volto dell’amore.
Un libro straordinario scritto in maniera magistrale da una donna che sa scrivere e sa emozionare. Una penna che mi ha coinvolta e commossa a più riprese, che mi ha tenuta incollata alle sue pagine per giorni perché è un bel tomo da leggere ma ne vale la pena in ogni sua riga.
Lo stra consiglio!!!
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