Da quando la loro bollente relazione si è conclusa, Julian, re dei notturni, e Melisande, figlia della regina dei fae di luce, hanno cercato di lasciarsi il passato alle spalle e mantenere le distanze. Ma quando scoppia una guerra tra Julian e Justine, potente vampira del consiglio dei notturni, i due si ritrovano catapultati in una faccenda molto pericolosa…
Rapita per ricattare Julian, Melly è convinta che l’ex amante non si precipiterà in suo soccorso. Ma quando Julian si lascia catturare per salvarla, entrambi finiscono prigionieri di Justine. Armati solo del loro ingegno e della loro rabbia, Melly e Julian dovranno lavorare insieme per riuscire a fuggire. Ma saranno in grado di ignorare la loro complicata storia, o la passione ardente che una volta li ha consumati divamperà di nuovo?
Finalmente un nuovo romanzo coi fiocchi della Harrison, dopo alcune novelle scritte giusto per tenere i lettori sul pezzo. In questo ottavo volume della serie (e io sarei fra quelle che al terzo volume di solito inizio ad avere la vista annebbiata e provo un senso di fastidio a sentir nominare altri volumi) ho ritrovato l’autrice che mi aveva appassionato nei primi volumi, ho ritrovato lo stile, il pathos, l’abilità, il coinvolgimento giusto e poi ho ritrovato anche alcuni protagonisti dei volumi precedenti e di cui ho ancora un ottimo ricordo.
Il romanzo è incentrato sulle seconde possibilità: Melisande e Julian, il cui amore passionale ha visto la fine a causa di foto compromettenti della giovane Melly con un altro uomo, facendo naufragare il buono che avevano costruito per sostituirlo con rancore e odio, ha in questo volume un motivo di riscatto.
Melly viene rapita e Julian chiamato in suo aiuto, ovviamente è una trappola della cattiva di turno che, devo ammettere, è descritta così bene che quasi mi stava simpatica, quasi però non esageriamo. Ritrovarsi dopo tanti anni e in una situazione di disagio e prigionia non è facile, ma se l’amore c’è, sa insinuarsi in ogni minima crepa che trova divampando poi come un fuoco ardente.
Bella la storia, come ci ha ormai abituato l’autrice, ricca di sfumature fantasy che però hanno una forte base classica a sostegno e forse il loro forte è proprio questo, unita a una passione incontrollata, animalesca, primordiale come primordiali sono queste razze antiche. Ottimi i personaggi, sia i buoni che i cattivi, che presentano sfumature che li rende più realistici e meno semplicistici. Superba la scrittura che coinvolge ad ogni livello.
Consigliato!!!
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