Review party “Nei tuoi occhi il mio riflesso” di Benedetta Cipriano

 

 

 

Lei ha il nome della pioggia.
Di quella pioggia che tranquillizza il mio respiro nelle notti insonni.
Come pioggia silenziosa batte sui vetri della mia anima colmando le crepe con la leggerezza dell’acqua, che tutto riempie, perfino i vuoti.
Si è abbattuta su di me come un temporale in pieno agosto,
mi ha spogliato di ogni sicurezza e ha scavato a fondo alla ricerca di un’anima stanca che preferiva starsene nel silenzio rassicurante di un petto senza battiti.
Con la sua fragilità e il suo cuore andato in pezzi ha distrutto le mie barriere e ha lasciato che il mio dolore si fondesse con il suo.
Mi ha conquistato con la sua malinconia, i suoi fallimenti, le sue ferite e le sue lacrime nascoste negli occhi.
Perché i suoi sono occhi magnetici e distrutti, sono occhi che celano tormenti e storie.
Occhi dai quali non posso fuggire.
Eppure da quegli occhi proverò a nascondermi.
Perché il mio cuore sta andando lentamente in pezzi.
Perché ho al centro del petto una ferita che non potrà rimarginarsi.
Perché la vita mi ha colpito, distrutto, deteriorato.
Perché sto colando a picco verso il centro di un abisso.
Un abisso nel quale non posso trascinarla.
Eppure continuo a desiderarla, perché lei è la luce che illumina il buio pesto della mia anima.
Lei è la pioggia che spegne gli incendi e leviga le ferite.
Lei è il coraggio, la passione, la forza.
L’unica persona alla quale non riesco a resistere.
Perché Amaya Evans è entrata senza bussare e si è presa un posto:
quello al centro del mio cuore.

La scrittura della Cipriano per me è arte. Semplice, diretta, reale e i suoi personaggi sono così tangibili che credi di conoscerli da sempre, di averli nella porta accanto, anche se stavolta ci spostiamo nelle zone latine, Brasile. La tratta Chicago-Brasile ci terrà impegnati.

Fantastica storia d’amore, nata da un piccolo incontro in un cafè, il pilota di turno e la cameriera con la vena artistica, galeotto un post-it motivazionale e inizia il nostro idillio: Amore sì, amore no. “Sei abbastanza. Nonostante tutto.”

Ho conosciuto la Cipriano con il libro “Tutti i tuoi respiri”, dove mi ha fatto soffrire e non poco, qui la storia sembra lenta e dolce, senza “altalene” sentimentali, eppure verso la fine ci sconvolge, mi sconvolge.

Un amore delicato e dolce, mi emozionavo anche per un semplice bacio, la ragazza brasiliana, Amaya, una combattente con cicatrici che porta dentro e il bel pilota Lucas, con il dolore e la paura che gli maschera l’anima, il Comandante Brooks e la sua piccola scrittrice.

Le loro cicatrici si fondono, se da un lato c’è la consapevolezza di una perdita e il suo dolore, dall’altra la paura di perdere la persona amata non si esimerà facilmente.

Amaya entra nella vita di Lucas “con la forza di un tornado”, e cercherà di rimarginare quella ferita destinata a non chiudersi mai.

Una dolce storia dove le parole, semplici e pure parole, hanno fatto avvicinare due persone così distanti e così diverse tra di loro “Il mio cuore è giunto a te ancora prima di incontrarci, ancora prima che i nostri sguardi potessero entrare in collisione.”

Colore contro pioggia, Rio contro Chicago, ventotto anni contro trentotto, un amore capace di sfidare lo spazio, innamorarsi al primo sguardo, ma di un amore così puro che diventa spiazzante “Ti amo disperatamente. Ti amo come se non esistessero distanze. Ti amo talmente tanto da sentirti ovunque.”

In questo romanzo c’è vita e forza, famiglia e amicizia, amore, dolore e paura, sentimenti che logorano o amplificano il cuore, il respiro si blocca per arrivare ad un epilogo che ti dà una scarica elettrica a quel tuo cuore devastato per la paura.

Semplice come le parole, delicata come una poesia, dolce come un bacio, incantevole come la bellezza, infinita come l’amore, “Nei tuoi occhi il mio riflesso”.

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