Recensione “Tramonti di cartone” di Marcello Affuso, Valentina Bonavolontà e Giulia Verruti

 

 

 

Tramonti di cartone è un lavoro corale, un progetto condiviso in cui i tre autori, l’illustratrice e la fotografa “scelgono di abbandonare la zona di comfort che permette di celare se stessi nel chiaroscuro delle proprie fragilità”, “come se la vera essenza di sé fosse qualcosa di cui vergognarsi” e si mettono a nudo, parlando di amori vecchi e nuovi, amicizia, perdita, ricordo, incontri, dolore, speranze. Un lavoro collettivo in cui ciascuno fa la sua parte.

Una raccolta di poesie, di amore e passioni, versi e versi di un amore che fa illudere, innamorare, odiare, amare, piangere, urlare.

Ero in un limbo, nel mio limbo, con i versi mi coccolavano e mi allietavano. Mi sembrava di stare su un’altalena, dondolata da dolci parole, una pace che mi pervadeva l’anima e la poesia che aleggiava tra le nuvole.

Non so che altro aggiungere se non di leggere queste dolci e tenere poesie, dettate da un cuore innamorato, a volte sofferente, e molto spesso passionale.

Buona lettura.

firma Claudia

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