Ian McVeigh è un seduttore felicemente single da anni, disinibito e apertamente gay, che non riesce a spiegarsi l’inaspettato desiderio e il sentimento di protezione che prova quando incontra David: rugbista, disoccupato e nuovo delizioso amante del suo capo. David Kelly è un mantenuto, e decisamente al di fuori della sua portata. È impossibile che un ragazzo così esigente e affascinante presti un briciolo di attenzione a un uomo come lui, con pochi mezzi per corteggiarlo.
Eppure, un giorno, David non solo lo guarda, ma lo tocca, lo stuzzica, e fa di tutto meno che invitare Ian a rubarlo al suo protettore. Ma David non può permettere a niente e a nessuno di abbattere i muri protettivi che ha costruito attorno a sé con tanta attenzione. Ian non sa molto del suo passato, e quello che non sa potrebbe nuocere a entrambi.
Ian sostiene che i trascorsi di David non abbiano importanza, ma quando lo vede con un ricco uomo maturo, pensa immediatamente al peggio. Dovranno entrambi imparare a essere onesti, se non vorranno restare da soli per sempre.
Scritta interamente dal pov di Ian, questo penalizza la conoscenza completa dell’altro protagonista, fatichiamo a comprendere alcuni suoi comportamenti, a decifrarne i pensieri.
Una situazione violenta avvicina i due protagonisti, David continua a usare il sesso come un’arma di difesa, tenendo Ian a debita distanza dal suo cuore e dai suoi demoni interiori.
Nel corso della lettua si intravedono le multitudini paure e ferite di David, la sua paura nei confronti della paura e il suo sentirsi inferiore, svalutandosi molto nei confronti del partner.
Ma la paura di perdere la persona amata riuscirà a dare voce a quel cuore compromesso?
La passione c’è tra i protagonisti, la storia anche solo che durante la lettura mi è mancato quel qualcosa in più da rendere ottima una lettura già piacevole e scorrevole.
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