Il sentiero degli oleandri Teresa Simon
Amburgo, 1936. La giovane Sophie Terhoven, figlia di un influente mercante di caffè, vive negli agi in una villa lussuosissima. Hannes Kröger è il figlio della cuoca, ma è amico e confidente di Sophie fin da quando erano bambini. Il sentimento fortissimo che li ha sempre legati, con il tempo, finisce per trasformarsi in amore. Ma come potrebbe una ragazza dell’alta borghesia sposare un uomo che non ha nulla da offrirle? Come se non bastasse, i loro genitori condividono un segreto che potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile.
Giorni nostri. Jule gestisce una caffetteria ad Amburgo ma, nonostante il suo impegno, è in difficoltà economiche. Per questo accetta spesso altri lavori, tra cui quello di scrivere biografie su commissione. Ama cercare indizi su persone vissute in altre epoche, seduta a un tavolino con una tazza di caffè fumante davanti. E così, quando la sua amica Johanna le porta un diario rinvenuto nella soffitta della casa di famiglia, Jule è subito intrigata dalla bella calligrafia con cui è scritto il nome della proprietaria.
Chi era Sophie? E qual è stato il suo destino?
Sophie, Jule e Johanna, tre donne le cui esistenze si intrecciano nel corso di questo intenso romanzo raccontato su due piani storici: il periodo durante e subito successivo alla seconda guerra mondiale, e quello attuale.
La settantenne Johanna recupera, dagli effetti della madre defunta, un bottino inaspettato: una valigia di cartone, un medaglione, una lettera e un diario. Viene totalmente rapita dalla lettura del diario che ripercorre l’adolescenza e la vita adulta di Sophie, ragazza di buona famiglia, le cui scelte amorose la porteranno lontana dai progetti che la famiglia aveva fatto per lei. Si troverà catapultata in una realtà amara che metterà a dura prova la sua salute fisica e mentale, sviscerando le sue paure, aspettative e palpiti d’amore tipici di una ragazzina costretta a crescere troppo in fretta.
Jule, contemporanea di Johanna, dopo aver abbandonato gli studi, sta felicemente vivendo il suo sogno di gestire una caffetteria di qualità ad Amburgo, purtroppo le difficoltà finanziarie la costringono ad intraprendere altre strade per arrotondare, come quella di mettere su carta le vite delle persone, creandone una biografia. Sulla sua strada incontra Johanna e, nonostante la notevole differenza di età, la sintonia che le lega spinge l’anziana a confidarsi e a rivolgersi a Jule per fare delle ricerche sul diario che sta leggendo. La storia coinvolge così tanto le due donne che faranno scoperte sconvolgenti su Sophie, il suo destino e quello dei suoi amici.
Un romanzo molto bello che cala il lettore nel contesto storico con le sue difficoltà e pregiudizi; i personaggi prendono forma, ognuno con le sue sfumature, e li rende concreti e tangibili.
Le difficoltà affrontate da Sophie non possono fare altro che intenerirci e appassionarci, parteggiando per lo spirito da leonessa di questa ragazza. Molti altri personaggi concorrono alla riuscita della trama rendendola fluida e avvincente.
“Il sentiero degli Oleandri” è un romanzo che mi sento di consigliare per la capacità che ha avuto di rapirmi. Non vedere l’ora di finire di leggerlo.
Due storie senza tempo, due storie dentro un unico romanzo, Sophie e il suo grande amore, Jule e la ricerca del suo.
Leggere una vita tra le pagine di un diario ingiallito, leggere di un amore, tra rancore e poesia. Leggere e scoprire, pensare e cercare, indagare e riflettere.
Jule si ritrova con un diario rinvenuto in una vecchia soffitta e risolvere l’enigma diventa per lei un fatto vitale.
E sullo sfondo? il giardino degli oleandri. Un fiore delicato e profumato, ma che incarna l’orrore, la morte… il veleno.
Fiori che si ritrovano a distanza di anni, tra le pagine del diario, nei ricordi trascritti in quelle pagine e il rimpianto di non aver visto crescere in quel giardino la figlia tanto amata.
Ci cimenteremo tra salti temporali, in epoche abbastanza distanti tra di loro, a scoprire segreti di famiglia e a sognare quell’amore mai ritrovato.
Una lettura con un alone di romanticismo, una dialettica forbita e una piena consapevolezza dello spazio-temporale delle sue epoche.
Una lettura che consiglio.
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