Review Party “Sotto sotto ti amo” di Fabiana Andreozzi e Sara Pratesi

 

 

 

Dylan Harper, brillante architetto di New York, si è visto soffiare da sotto il naso la promozione tanto agognata da una giovane italiana, che proprio non sopporta.
Il ruolo di sottoposto gli va stretto e questa disparità professionale è la culla perfetta per far nascere acredine tra lui e “la strega”.

La loro storia è condita di battute al vetriolo e non immagina che, un giorno, proprio la sua acerrima nemica avrà bisogno di un favore da lui.
Aiutarla è un’occasione per avere il potere, ma quando si ritroverà nel ruolo del suo finto fidanzato, vecchie e nuove emozioni traboccheranno e il vaso di pandora, pieno di pensieri repressi, rischierà di venir scoperchiato.

Non c’è nulla da fare, quando queste due autrici si mettono insieme e iniziano a scrivere, anche leggere una trama già conosciuta, ma scritta dal punto di vista del protagonista maschile, è sempre e comunque un piacere.

Questi due splendidi personaggi li abbiamo conosciuti in Love Match, ma se in quel caso abbiamo conosciuto i pensieri, le sensazioni e le emozioni di Vittoria, in questo caso, conosciamo meglio Dylan.

Sapete? Non mi sarei mai aspettata di trovare un personaggio così, oserei dire, perfetto. L’uomo ideale per ogni donna, un uomo orgoglioso che ha sofferto per amore, un uomo che ha paura di provare ancora sentimenti. Un uomo che soffre, dal cuore spezzato, ma che nonostante tutto riesce comunque ad innamorarsi di nuovo.

Ho riletto tutto il libro con le lacrime agli occhi, perché se Vittoria innamorata mi ha fatto sorridere e sognare, Dylan innamorato ti fa camminare ad un passo dal cielo. I suoi sentimenti e il modo di farli emergere delle autrici è a tratti straziante, te li senti scivolare addosso, diventano tuoi e ti fanno provare emozioni vere. Lacrime, sorrisi e amore, ecco cosa un libro deve avere per essere perfetto e posso assicurarvi che durante la lettura dei capitoli, troverete esattamente tutte quelle cose.

Da leggere? Assolutamente sì. Innamoratevi ancora un po’ di Dyl…

ELEONORA

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