Congedato dal servizio militare sotto Don’t Ask Don’t Tell (Non chiedere, non dire), l’ex maggiore della marina Cole Hammond sta cercando di reinventare se stesso, ma vent’anni nei marines – e una sindrome da stress post traumatico quasi invalidante – rende difficile la reintegrazione nella vita da civile. Se si aggiungono scarsi voti alla facoltà di legge e il rifiuto del padre, un ex-marine omofobo, Cole è quasi al limite. O almeno è così finché non incontra Marc Sullivan, di giorno cameriere, di notte scrittore di romanzi d’amore. Marc ha sempre avuto un debole per gli uomini in uniforme, e quando Cole entra nella tavola calda in un piovoso pomeriggio, il suo sorriso dolce e sexy e l’accento della Carolina attraggono Marc come un magnete. Ma Marc con i bei marines ci è già passato e ne è sempre uscito con il cuore spezzato. Con l’aiuto di Marc, Cole inizia la terapia per la sua sindrome da stress post traumatico e una vita felice insieme non sembra più così impossibile. Ma se non riescono a sconfiggere le proprie paure – quella di dichiararsi di Cole, quella d’abbandono di Marc – l’amore potrebbe non bastare per salvarli.
Quasi duecento pagine di pura meraviglia. Lo so, ho una debolezza per tutto ciò che riguarda cowboy e divise, forse è per questo che mi sono sentita tanto tanto vicina a Marc, uno dei due protagonisti della storia. Il libro mi ha rapito fin dalle prime pagine, così come mi ha colpita dritta al cuore Cole.
Uno dei tanti soldati americani congedati con il DADT. Un cuore immenso, una dolcezza disarmante nascosta sotto strati e strati di muscoli e testosterone. Una situazione familiare che ti fa venire le lacrime agli occhi, e quell’amore che arriva e ti colpisce come un tornado, quell’amore che quando ti ha preso non ti lascia andare e sconvolge tutto il tuo mondo.
I nostri protagonisti sembrano due calamite, pronti a prendersi e a respingersi. Ognuno con il proprio passato alle spalle, ognuno con i propri dolori, ognuno con le proprie paure, quelle paure che solo l’amore saprà guarire.
Dolcissimo, di una tenerezza disarmante, che ti fa versare qualche lacrima.
Il libro si legge tutto d’un fiato, non sei capace di chiuderlo finchè non arriverai all’ultima pagina.
Per una volta devo fare i complimenti al traduttore e a chi ha curato l’editing, perché a mio parere è perfetto! Bellissima lettura, scorrevole e con una trama di quelle che piacciono a me, amore e sofferenza mescolate alla perfezione!
Sensualità:
Recensione:
Editing:
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