Recensione “Il Terminatore” di Francesca Petroni

 

 

 

Anna è una giovane tenente del Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri. È stata la migliore del suo corso ed è solo per un amore finito male che ha rinunciato a proseguire la propria carriera nei servizi segreti.

Conosce il proprio lavoro alla perfezione e la sua fedeltà all’Arma è assoluta, ma quando viene chiamata per un caso di omicidio all’Ex Mattatoio di Roma, le sue certezze vengono messe a dura prova.

Ogni pista sembra inconcludente e la stampa ha trovato terreno fertile per portare avanti un sensazionalismo sfrenato, ma non sarà solo il presente a stringere Anna in una morsa senza scampo. Il passato sarà un avversario ancora più terribile quando porterà alla luce il dolore per una ferita che nemmeno il tempo è stato in grado di cancellare.

Lo farà nel modo peggiore, mostrandole in una foto la morte dell’uomo che, appena adolescente, le ha tolto l’innocenza e il futuro. Chi le ha mandato quell’immagine? Perché?

Casi e indagini si susseguono, sovrapponendosi in un caleidoscopio di grigi, ma che presto la faranno sprofondare nel nero più assoluto. Ma è solo quando non si ha più niente da perdere che si ha l’opportunità di trovare se stessi.

Un bel noir incentrato sulla figura di Anna, a capo della sezione investigativa dei carabinieri. Anna è una donna con delle fragilità dovute in gran parte alla violenza che ha subito da adolescente, che l’ha segnata a vita ma che l’ha anche resa ciò che è. Nel lavoro quasi si trasforma, tirando fuori determinazione, coraggio e anche un ottimo fiuto. Quando però il caso su cui sta lavorando si interseca con il suo doloroso passato, le sicurezze di Anna iniziano a traballare, chiedere aiuto per lei è quasi impensabile e le sfumature grigie della sua vita e delle indagini iniziano a tendere al nero. Anche la famiglia ci mette lo zampino, così come pure un giornalista d’assalto, che le gira intorno in cerca di notizie ma anche affetto.

Come dicevo all’inizio, questo è un bel noir in cui vita privata e lavorativa si mescolano in modi impensabili, dove l’amore gioca con la morte, dove fragilità e certezze si scambiano spesso i ruoli. I personaggi sono molto interessanti e sanno sorprendere al momento giusto, rendendo la narrazione molto originale. La scrittura è misteriosa e accattivante al punto giusto e sa dosare fluidità e intensità giocando coi chiaroscuri della narrazione.

Consigliatissimo!!!

ELEONORA

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