Un grande romanzo storico
Tra i soldati dell’impero un rinnegato attende il momento giusto per colpire
56 d.C.
l tribuno Catone e il centurione Macrone, veterani dell’esercito romano, sono di stanza sul confine orientale, consapevoli che ogni loro mossa è costantemente monitorata dalle spie del pericoloso e misterioso Impero parto. Ma la minaccia esterna potrebbe non essere nulla rispetto a quella interna.
Tra i ranghi della legione si nasconde un traditore. Roma non mostra alcuna pietà verso coloro che tradiscono i commilitoni e l’Impero, ma prima di poter punire il colpevole, bisogna trovarlo.
Catone e Macrone cominciano così una corsa contro il tempo per scoprire la verità, mentre i potenti nemici oltre il confine non aspettano altro che poter sfruttare qualunque debolezza per annientare la legione. Il traditore dev’essere trovato, o per l’Impero sarà la fine…
Ritornano le avventure di Catone e Macrone, ed ogni volta è un attacco di adrenalina, un percorso storico ed un inno alla grande Roma.
Simon Scarrow riesce a portare Roma su carta, osannando la sua grandezza e portando il lettore a vivere le battaglie sul campo.
Ritroviamo Petronilla e assistemeremo al suo matrimonio con Macrone, la vita da neo-sposi sarà breve e lo sposo si unirà ben presto all’ambasciata nella Partia per proporre la pace.
Ua manciata di uomoni in un’impresa disperata, un suicidio dell’epoca ma… “Roma non contempla la sconfitta.”
Chi sarà il traditore?
La sua condanna non sarà di certo la morte, ma una lunga vita affinchè ricordi i compagni che ha tradito e fatto giustiziare.
I dialoghi sono semplici, e a parte qualche battuta molto attuale (spero sia dovuta alla traduzione), il resto è consono all’epoca, dai protagonisti alla descrizione del vestiario, dagli appellativi alle azioni sul campo di guerra.
“Un brindisi a Roma!”
A quando il prossimo romanzo?
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