Sono passati secoli dalla terrificante guerra contro il Vuoto. I Draghi hanno abbandonato i mortali a loro stessi e qualsiasi forma di magia spontanea sembra quasi scomparsa del tutto. Ciò che ne è rimasto sono dissapori tra le diverse razze: gli elfi si sono isolati nella loro foresta da tempo, e i nani, decimati da sanguinose guerre, restano rintanati nei loro domini. Gli umani e le mezze razze si sono spartiti il resto. E’ in questo scenario che il destino di Alaster, un giovane mercenario, si intreccia con quelli del mezz’uomo Marcel e della Maga Myra durante la ricerca del preziosissimo Occhio del Drago, portandolo al risveglio di un antico potere sopito dentro di lui e alla sbalorditiva coscienza delle sue misteriose origini. Leonardo Tomer ci accompagna attraverso i luoghi incantati di Jordin, abitati da creature leggendarie, dove spesso i personaggi si troveranno coinvolti in duelli estremi.
Ecco, questo è il classico libro che ti fa venire voglia di volerne ancora.
Faccio una premessa: non mi sono mai avvicinata troppo al genere fantasy, ma ultimamente ho deciso di mettermi in discussione leggendone alcuni e posso assicurarvi che, se fossero tutti così, ne leggerei a valanghe.
Il modo di porsi dell’autore è talmente appasionante che le pagine scorrono sotto agli occhi e ti ritrovi alla fine senza renderti conto di come ci sei arrivato.
Dopo aver letto l’epilogo avrei voluto subito avere sotto mano il volume successivo, non perchè il finale sia aperto, ma perchè avevo proprio voglia di leggere la nuova avventura.
In questo primo capitolo della saga conosciamo i personaggi principali tra cui Alaster la fa da padrone. Scopriremo, durante la lettura, che il bel mercenario ha una cosa molto speciale.
L’avventura di Alaster in compagnia di una maga e di un mezz’uomo è avvincente e, tra goblin e orchi, le battaglie sono adrenaliniche. La storia è ben delineata e, anche se il mistero tiene attiva la curiosità del lettore, l’autore è talmente bravo da svelare poco per volta ciò che ti aiuta a capire il filone di quello che leggeremo durante i prossimi capitoli.
Grazie a Tomer ho imparato ad amare un genere che credevo non facesse per me e voglio il secondo al più presto!
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