Anita ha un passato difficile, fatto di soprusi. Determinata e in cerca di riscatto, a ventiquattro anni abbandona la città per comprare una vecchia “Baita di Mare”. Qui si scontrerà con la realtà di un piccolo paese, imparando a confrontarsi con le persone e soprattutto con sé stessa. La ditta edile che ha ingaggiato per la ristrutturazione diventerà col tempo la sua nuova famiglia, il suo porto sicuro. Thomas però è diverso dagli altri. Con lui si creerà un legame fuori da ogni logica e dal tempo, che li unirà dal primo sguardo. Riuscirà Thomas ad insegnarle il significato di fiducia e di amore?
Una vita spezzata e segnata dal dolore, da brividi di paura, di incubi, di ricordi così vividi che fanno tremare ancora e ancora. La ricerca della libertà in terra sconosciuta, in una casa da ristrutturare e ritrovare se stessi, oppure semplicemente ritornare a vivere.
“Una famiglia allo sbando, una casa priva di animo e amore, un mostro, una perversione, una madre oramai puttana e solo il ricordo troppo sfocato di un padre che non ha potuto vivermi.”
Rimarremo incantati dalla descrizione dei luoghi, una piccola cittadina, dove tutti sanno di tutti, dove gli sconosciuti sono guardati con circospezione, dove il paese sembra un’enorme famiglia.
Assisteremo alla ristrutturazione della baita, passo dopo passo, affiancheremo la protagonista nelle sue scelte di stile, di design, di rinnovo dei locali.
Una lettura che lascia il suo alone di malinconia, la sua dose di dolore, la sua voglia di rinascita, come una fenice.
Gioiremo per la complicità di Anita con il boss della ristrutturazione e di tutta la sua squadra e inzieremo a soffrire con lei al racconto di quell’orrore vissuto.
Una lettura che di leggero e semplice ha solo la copertina, una lettura che lascia il segno, che tortura l’anima, che riesce a deviare la ragione, riuscendo solo a condannare il mostro.
“Quella bestia appartiene al passato”, eppure vive ancora nel presente, eppure è nel presente che se ne trova le tracce, eppure è nel presente che la sua impronta resiste.
E poi scopriremo Thomas, un pilastro portante, un trampolino di lancio per i sentiment, una roccia in alta marea, un uomo che ha il fardello di riacquistare la fiducia.
“Non voglio che tu perda la fiducia nell’uomo. – Devo ancora imparare ad averla. – Non ti fidi di me? . – Con te è diverso.”
La paura che attanglia il cuore, che lo mette in un angolo in attesa di perdere il round.
“Ho paura. – Non permetterle di impossessarsi del tuo cuore adesso. Tu sei più forte di lei. Da sempre.”
Un amore semplice, delicato, paziente, vigile, dolce.
Attendere il cuore che si risveglia. Attendere il corpo che si riscopre. Attendere la ragione che si acquieta.
Thomas e Anita, due cuori che battono nella stessa direzione, tra silenzi del passato e ricordi da costruire nel presente, per il futuro.
“Stai diventando una droga ed io mi sento talmente dipendente, da avere paura di perdere il controllo.”
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