INTERVISTA VELOCE A…
Aurelio Mandraffino
Aurelio Carmelo Pio Mandraffino nasce a Catania il 12 luglio 2001. Durante i suoi studi liceali approfondisce la sua passione per la poesia grazie all’apporto dei docenti e al concorso di poesia organizzato annualmente dalla scuola. Si diploma nel 2019 presso il Liceo Classico “Nicola Spedalieri”. A novembre 2019 viene pubblicata la sua prima raccolta da Controluna edizioni.
Attualmente studia per inseguire il suo sogno di diventare attore.
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Chi sei?
Sono un ragazzo di diciannove anni. Sono nato a Catania, ma attualmente studio a Roma presso un’accademia di teatro. Insomma sono un ragazzetto non troppo alto, con gli occhiali e il maglione largo che ha sempre voglia di sognare.
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Come mai hai scelto di scrivere poesie?
Non è stata una propria e vera scelta, io e la poesia ci siamo trovati. Sin dalle elementari avevo troppe parole, troppe emozioni in testa e così, quando l’ho conosciuta, ha deciso di darmi un modo per esprimermi. Alle superiori ho poi consolidato il rapporto, grazie al sostegno di alcuni insegnanti e ora siamo una coppia come molte altre. Abbiamo i nostri alti e bassi, ma non penso ci divideremo mai perché a entrambi piace evolverci continuamente, cambiare e vivere.
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Ti piacerebbe poter scrivere un romanzo? Se sì, di che genere?
Mi piacerebbe scrivere un romanzo. Sul mio computer ho miriadi di incipit, ma zero romanzi. La necessità di un’emozione di solito mi porta a cambiare storia radicalmente ogni volta che provo a scriverne uno. Attualmente ne ho uno in testa che non ho ancora abbandonato, ma se sarà più di un germoglio lo deciderà il tempo. Mi piacciono molto i libri di Murakami, i gialli, gli horror, i fantasy quindi non ho una vera e propria preferenza per il genere, ma ho una preferenza di temi: sicuramente, se mai completerò un romanzo, saranno presenti storie d’amore, la luce, ma anche il macabro ed elementi onirici e poetici.
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Preferisci leggere poesie o romanzi?
Non ho una preferenza. Mi piacciono i romanzi perché mi trasportano in altri mondi e danno corpo alla mia immaginazione, ma mi piacciono anche le poesie perché danno voce alle mie emozioni.
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Cosa vorresti trasmettere a chi legge le tue raccolte?
Vorrei che si ritrovasse in quello che scrivo, vorrei che capisse la grandezza di quello che vive, che sia amore, paura, felicità. Vorrei indurre chi legge le mie poesie a vivere intensamente ogni emozione, a vivere poeticamente, mentre la società di oggi sembra sempre più costringerci a nascondere e a controllare ogni sensazione. È proprio il disequilibrio, il tendere verso, il cadere a renderci vivi.
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Che progetti letterari hai per il futuro?
Oltre al romanzo, ho in testa due silloge molto particolari; è troppo presto per rivelare altro, ma sono due progetti molto ambiziosi. Vi dico solo due parole: “Sangue” e “Sabbia”.
Le sue raccolte di poesie:
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Potete trovare Aurelio su
Instagram: @aurelio.mandraffino e @poesiediaurelio
Facebook: https://www. facebook.com/PincoXD
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