Recensione “Rialzarsi (Solo tu Vol. 3)” di J.S. Finley

 

 

 

E se fosse troppo difficile superare un brutto periodo?

Lane: essere un infermiere è tutta la sua vita, almeno finché Mike non lo spinge contro una porta e lo bacia come nessun altro, lasciandolo a chiedersi come potrà, da quel momento in poi, vivere senza quell’uomo fantastico al suo fianco. Ma sotto l’aspetto esteriore, calmo e dolce, che Mike mostra al mondo, si cela qualcosa di oscuro e pericoloso. Lane sarà in grado di affrontare il mostro nascosto o quell’oscurità finirà per divorare entrambi?

Mike: non può cancellare la devastazione che quella bomba ha causato, o riportare indietro il suo amico, ma può trovare rifugio tra le braccia di Lane… o almeno così pensa. Una notte insieme è troppo da gestire e il passato lo travolge, riportandolo al dramma a cui ha assistito. È faticoso tenere a bada i ricordi che insinuano nelle profondità della psiche, rendendo la vita difficile da sopportare. Riuscirà Lane a salvarlo, oppure Mike spingerà entrambi troppo oltre, quando il passato minaccerà di sopraffarli?

In questo libro ho apprezzato come viene trattato un tema abbastanza difficile, il disturbo da stress post traumatico, in tema di guerra questo genere di disturbo è molto comune.

L’autrice con molto tatto ha saputo donare spiegazioni, cause ed effetti di questo disturbo assai comune in situazioni del genere.

Mike e Lane, veterano di guerra ed infermiere, due personaggi che hanno donato tanto e che hanno dato molto cuore all’interno del romanzo.

L’autrice ha evidenziato i tratti dolci e romantici, accentuandone le azioni a discapito appunto dei ricordi e pensieri disastrosi del protagonista.

Questa netta contraddizione tra buio e luce, tra amore e dolore ha dato alla lettura quel pathos che in altri romanzi del genere manca.

L’autrice non è di certo entrata a livello psicologico nella mente del disagiato ma ha tenuto la descrizione del problema solo a livello emotivo, per questo il mio punteggio non pieno. Certamente ci devono essere studi dietro ad una descrizione del genere, però trattare l’argomento con una certa superficialità ha penalizzato, sebben di poco, il romanzo.

Per il resto è stata una lettura piacevole, anzi direi buona, Lane è stato il mio protagonista preferito, con la sua forza d’animo e quell’ironia che non ho sdegnato di certo.

ELEONORA

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