Recensione “L’ottavo cerchio” di Tiffany Reisz

 

 

 

Bellissimo, brillante e dissoluto. Questo è Kingsley Edge.

Pagato profumatamente sia in denaro sia in altro tipo di benefici, passa di letto in letto, ma nulla riesce a contrastare la sua apatia autodistruttiva.

L’unico che potrebbe farlo, l’uomo che King ama senza limiti o rimpianti, l’uomo grazie al quale è rinato, è anche la sola persona che King non potrà mai avere: Søren.

Quando Kingsley progetta di aprire il più grande club BDSM del mondo – un parco giochi segreto per l’élite di New York – affiancato da Sam, la sua nuova assistente, giovane e determinata, dovrà vedersela con l’enigmatico reverendo Fuller, un nemico che potrebbe rovinare il suo sogno, e non solo.

Due missioni sacre, due uomini in lotta tra di loro, un solo vincitore.

Dopo aver letto la trilogia su Nora, aver amato e conosciuto Soren, adesso tocca a Kingsley nel sesto volume di questa serie sul Peccato originale che non stanca mai.

La Reisz è un’autrice favolosa che sa scrivere e sa conquistare, che riesce ad infilare amore e sentimenti nelle maglie della più alta delle perversioni, riuscendo a non scadere mai nel volgare.

Qui è King che si racconta, fin da quando era un ragazzino orfano innamorato pazzo di un Soren, adolescente ma già formato e pieno di fascino. Dieci anni separati li hanno portati uno a diventare un prete gesuita, l’altro il direttore di un club BDSM, con l’ambizione di sviluppare il mercato e costruire il più grande locale al mondo dove chi pratica BDSM si possa sentire libero e a casa.

I sentimenti fra i due sono sempre fortissimi e prevaricano l’amore e l’amicizia. Quello che li lega è un rapporto profondo e inscindibile. Sono uno parte dell’altro. Ed insieme lotteranno contro un sedicente predicatore e la moglie e i loro campi per “guarire” i ragazzi gay.

Una storia interessante, un dark altamente erotico e oscuro, forti sentimenti di amore e amicizia, questo e molto altro sono gli ingredienti di questo romanzo che stra-consiglio!

ELEONORA

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