Recensione “L’ora blu” di Guido Rolla

 

 

 

Luca e Giacomo lavorano in banca ma vivono proiettati in una dimensione lontana dalle gerarchie, dai numeri, dalla spersonalizzazione.

Luca è un giovane direttore in una filiale di Milano, ha problemi con l’alcool e un amore sconfinato per la scrittura; Giacomo fa il cassiere, ha abbandonato da tempo le sue velleità di carriera per dedicarsi alla famiglia e alla sua passione più grande, la fotografia: due modi differenti di catturare, descrivere e ridefinire la realtà.

L’espressione artistica è il terreno comune di un’amicizia in cui la condivisione delle sfaccettature della propria essenza diventa un’urgenza irrinunciabile.

E poi c’è l’amore, quello fisico, violento e carnale, i suoi dilemmi, le scelte, le conseguenze.

In primo piano nella vita di Luca si muovono Giulia e Ludovica, il passato e il presente della stessa domanda: se l’amore è in grado o meno di salvare.

Il libro di cui vi parlo oggi è una storia che all’inizio mi ha un po’ spiazzata per la sua ritmicità calzante, dove pensieri, sentimenti, descrizioni dettagliate si susseguono così rapidamente da coinvolgerti involontariamente.

Questa manciata di momenti quotidiani raccolti dai nostri personaggi sono raccontati con uno stile secco ma emozionante.

È una storia di diario dove si vive di crisi esistenziali, di un amore che finisce e che poi viene soppiantato da un amore ancora più profondo e sincero, dando un sapore più dolce e pieno di positività alla vita.

Si affrontano tanti temi ma quello che mi ha colpito più di tutti, senza togliere agli altri che mi sono piaciuti, è quello in cui si parla di fragilità e come, da esse, possano nascere nuove consapevolezze, nuove prospettive. Di come le proprie scelte spesso non sono l’esatto riflesso di noi stessi, di quello che veramente sogniamo di fare e quindi si accantonano i propri sogni per paura di fallire.

Il valore che ha dato l’autore sull’amicizia tra Luca e Giacomo mi ha toccato tanto, un legame così raro e speciale è un dono unico.

La scelta del titolo e il suo significato sono meravigliosi e per niente banale, di una profondità lacerante.

Quindi sì, mi è piaciuto tanto sia per i temi trattati, sia per le emozioni contrastanti dei nostri personaggi che non hanno fatto altro che rendermi partecipe della loro quotidianità e delle loro profonde riflessioni.

Una lettura dalle mille riflessioni, che vale la pena di leggere.

zara

firma Claudia

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