Può l’amore sopravvivere quando il cuore si ferma? Può l’amore restare intatto in un cuore privo di vita?
Nel lontano 1839 nasceva Cedric Howard, tra le vaste campagne del Midwest degli Stati Uniti. Nacque in una famiglia di inservienti e il suo destino sarebbe stato quello di seguirne le orme, se non fosse che il destino spesso segue percorsi alternativi, sconosciuti e incompresibili. Così, Cedric, invece di rimanere analfabeta i ignorante come i propri genitori, imparò a leggere e scrivere, aiutato da lei: Margaret Lewis.
Cedric e Margaret trascorrevano molto tempo insieme e questo li portò a provare dei sentimenti l’uno per l’altra, sentimenti forti, di amore puro. Amore che, tuttavia, non era loro permesso provare, data l’appartenenza a due ranghi sociali opposti, ma non solo…
Cedric Howard si sentiva fortunato, nonostante tutto, aveva la possibilità di trascorrere tutto il tempo che desiderava insieme alla propria amata, fino al giorno in cui gli chiese di allontanarsi. Questo per Cedric significó lasciare tutto ciò che amava e conosceva per procedere verso un ignoto e burrascoso avvenire. Conosceva il mondo soltanto attraverso i libri che leggeva, ma dovette farsi coraggio e intraprendere quel viaggio, un cammino che lo avrebbe condotto su strade tortuose e oscure. Strade senza ritorno, strade che lo avrebbero portato a perdere tutto, ma anche a ritrovare qualcosa.
Oggi, Cedric Howard – il vampiro Cedric Howard – ci racconta la sua storia, per mano dell’editore cui ha affidato la stesura dell’autobiografia che state per leggere: Edward Parker.
Questa è un tipo di storia che non leggevo da tempo. Non ero immersa nel mondo dei vampiri e dell’amore da troppo per potermene ricordare e sono felice di aver ricominciato con Cedric e Margaret. Lo consiglio a chiunque non sia del genere fantasy ma ama comunque il soprannaturale.
Cedric e Margaret sono cresciuti insieme senza pregiudizi o restrizioni verso l’altro, nonostante l’epoca non permettesse certi legami. Hanno avuto modo di conoscere il valore dell’amicizia e in seguito dell’amore. Senza avere però modo di vivere quest’ultimo. Qualcosa più grande di loro sarà destinato a dividerli ancor prima che possano cominciare insieme qualcosa che senza neanche rendersene conto avevano iniziato a desiderare più di ogni altra cosa.
Margaret chiede al suo amico di infanzia di andare via, di scappare senza voltarsi indietro, facendogli promettere di non cercarla mai più, di lasciarla andare e ricominciare da capo da solo. Cedric ne esce distrutto da questa richiesta ed è l’ultima cosa che vorrebbe fare, ma quando se lo sente ripetere da colei che più di ogni altro ha amato non può fare a meno, col cuore in mano, di obbedire. Lascia ogni cosa dietro di sé immediatamente, senza riflettere. Abbandona il lavoro, la famiglia, gli amici e, come da sua richiesta, colei che ama. Prende qualche provvista, un po’ di soldi e un cavallo per poi fuggire al galoppo verso una meta sconosciuta, verso un futuro incerto e verso l’ultimo passo che lo distrugge completamente. Quando decise di esaudire la richiesta sapeva bene che di lui non ne sarebbe rimasto niente. Già il solo udire quelle parole lo aveva annientato, togliendogli ogni cosa e svuotandolo completamente. Privo di un’anima che solo Margaret aveva visto, posseduto e poi gettato via. Ma, non poteva farne a meno… Nonostante tutto apparteneva ancora a lei e lei soltanto come sapeva bene che la distanza non avrebbe cambiato nulla, non avrebbe cancellato l’amore che nutriva nei suoi confronti.
La vita che immaginavo di fare si sgretolava sempre più davanti ai miei occhi, si stava riducendo tutto a una perenne corsa. Scappavo dal passato, scappavo dal presente, scappavo dall’amore… Tutto ciò che desideravo era solo potermi fermare.
Gli avvenimenti che seguirono non furono clementi con lui così come quelli passati. Trovare il proprio posto nel mondo non è così semplice soprattutto se non sono quattro mura e un tetto a farti sentire a casa. Ancor di più se ovunque tu vada non possa adeguarti alla vita comune in quanto troppo istruito per essere un inserviente e di origine troppo umile per poter contare qualcosa. Un luogo dopo l’altro, in cerca di un lavoro, di una dimora, di qualunque cosa potesse tenere impegnate le sue giornate e evitare di pensare. Pensare a colei che si è deciso ad abbandonare ma che in nessun modo e per nessun motivo era riuscito a dimenticare.
Cedric ha perso ogni cosa, ogni speranza o aspettativa per il futuro ed è proprio quando ormai si arrende a tutto ciò che qualcosa cambia, che lo porta indietro, riaccendendo quella scintilla di speranza che lo ha mantenuto vivo e a cui senza pensarci si aggrappa. La insegue impavido in cerca di risposte, in cerca di colei che l ha rifiutato, che l ha reso ciò che è. C’è solo un’unica ragione che lo avrebbe potuto portare a rompere il giuramento fatto ed era sapere che Margaret stava bene.
Ho amato la loro storia. Cedric è un personaggio affascinante come pochi. L’amore che prova verso Margaret fa quasi paura. Ci sono molte domande tuttavia ancora in sospeso sulla loro storia e sul presente, su Cedric così come di Edward Parker, colui che si è deciso a scrivere la storia del vampiro che l ha trovato. Le scene si susseguono tra passato e presente. Così come fa intuire il titolo il libro è scritto in prima persona e personalmente non vedo l’ora di leggere il seguito.
Primo di tre libri, “Biografia di un vampiro. L’amore” ci narra la storia di Cedric, un vampiro di quasi centocinquant’anni, che racconta la sua storia a Edward, il ragazzo che sta trascrivendo la sua biografia.
Conosciamo Cedric da umano, nel 1860, e scopriamo il suo immenso amore verso la sua amica d’infanzia, Margaret. Costretto ad allontanarsi da lei, Cedric parte per un viaggio in cui, però, non riesce a dimenticarla. Tornato a casa scopre una verità che non riesce ad accettare e riparte alla ricerca di questa ragazza, facendo la conoscenza di diversi vampiri.
Bella storia e bella idea, sia per quanto riguarda la scelta di alternare il presente con il passato, sia per le vicende raccontate. Peccato che per leggerla ho fatto un po’ difficoltà: tanti sono i refusi, a partire dai tempi verbali non sempre corretti, a errori di pura distrazione e soprattutto a quei “ella/egli” continui e inutili. Capisco la volontà dell’autrice di utilizzare un linguaggio datato, ma ne ha inficiato la scorrevolezza. Togliere 3/4 di quei “ella” e quello che rimaneva, cambiarlo con “lei” avrebbe migliorato di molto il testo.
La narrazione scorre un po’ lenta e, anche se interessata a continuare, ho fatto fatica.
La fine di questo primo romanzo mi ha lasciata interdetta. È come se si interrompesse di colpo, senza lasciare troppo in sospeso. Sì, va bene, dobbiamo ancora sapere come diventerà un vampiro Cedric, dobbiamo scoprire cosa ne sarà di Edward… Ma non c’è un cliffhanger, non mi ha lasciata con il fiato sospeso…
Ripeto, peccato, perché la storia in sé e l’idea dell’autrice, invece, mi sono piaciute tanto.
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