Jax è uno dei migliori agenti dell’MI6.
È nato per essere un soldato, è nato per proteggere il suo Paese ed è una certezza che avverte sin nelle ossa, portandola avanti con orgoglio e dedizione.
O, almeno, è quello che pensa finché una missione non gli sconvolge interamente l’esistenza.
Finché la Terra non emette la sua sentenza.
Dopo quel giorno, dopo aver visto che cosa la mano dell’uomo è in grado di fare, Jax si perde in una spirale autodistruttiva, in una guerra dove non resterà altro che caos.
E la fine, quella che lui si augura. Quella che aspetta.
Sarabi è una donna spezzata, recisa, distrutta.
Una donna che il mondo ha deciso di punire per qualcosa che non ha mai scelto. Per un colore di pelle che deriva dallo stesso spettro da cui hanno origine tutti gli altri e che però viene disprezzato come se appartenesse all’inferno.
Dopo essere stata salvata da una voce che ha infranto l’oscurità, Sarabi non sente più nulla: è un fantasma che vaga in attesa della morte, rifuggendo qualunque contatto umano.
Dopo due anni in cui ha solo tentato di tenere insieme i pezzi, però, decide di far felice sua nonna, il suo unico appiglio per non crollare nell’abisso, e lascia Londra per ritirarsi nella loro fattoria fuori dal tempo, in cerca di un po’ di pace.
Non avrebbe mai pensato che proprio lì avrebbe di nuovo risentito quella voce.
Nelle terre isolate e umide delle campagne inglesi, due persone in guerra si ritroveranno in una clessidra scheggiata fuori dal mondo fatta di stelle e parole, pronte a combattere l’una per l’altra ancora prima di conoscersi.
Insieme a un diario arrivato dal passato, che contiene una storia che cambierà per sempre le loro vite.
OH my God… L’espressione colorita che ho usato sarebbe un’altra, ma in una recensione le parolacce non sono ammesse. Ho appena finito il libro, sto ancora cliccando sul kindle per vedere se c’è altro da leggere. Sono le due di notte, potrei aspettare domani a scrivere queste parole, ma ho bisogno di buttare fuori i miei pensieri a caldo.
Un libro che lascia il segno. La terza pubblicazione dell’autrice che mi conferma senza ombra di dubbio che sia un’autrice con la A maiuscola.
Le sue storie, il suo modo di scrivere, le sue parole che ti trafiggono l’anima, mi danno la certezza che una come lei debba continuare a scrivere per noi, per il nostro benessere, per un tocco di magia in questo mondo non sempre bellissimo.
Ho amato alla follia i suoi primi due libri, ma questo, questo ha qualcosa in più.
Potrei definirlo un romanzo dentro al romanzo, due storie che viaggiano parallele, congiungendo il passato al presente, facendo incontrare persone del passato con persone del presente, facendo ricongiungere storie antiche a racconti moderni.
L’autrice con la sua abilità, ci parla di argomenti non semplici, a volte duri da digerire, che ti fanno venire le lacrime agli occhi e il groppo in gola. Con le sue parole ci tocca l’anima, facendoci conoscere i segreti, le speranze e i sogni di persone che non hanno più nulla se non questi.
Il libro parla di amore, non un amore facile e semplice, ma un amore tormentato, complicato, impossibile, che riesce a vincere contro il tempo e lo spazio.
Anime fragili e rotte che invece hanno una forza dentro che nemmeno loro sanno di avere. Cuori spezzati e calpestati che continuano a battere. Due ragazzi che hanno visto il peggio da ciò che li circonda, ma che hanno comunque la forza di andare avanti.
Un libro che merita di essere letto e custodito. Un libro a cui bisogna dedicare il tempo che merita, un libro che merita di essere tramandato e di cui bisognerebbe parlare, perché la diversità è ciò che ci rende unici e andrebbe gridata al mondo.
Due donne e due uomini da cui bisognerebbe prendere esempio. Due amori proibiti che ritroveranno per sempre il loro per sempre.
Ne vorrei ancora, ancora e ancora…
Non posso dare più di 5 stelle, ma credetemi se vi dico che si meriterebbe la via lattea…
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