Un giorno mi ringrazierai.
Queste sono le parole che Natalya Jurevna Zakharova, figlia di un noto politico candidato alle presidenziali, si sente rivolgere dallo sconosciuto che la rapisce, nel giorno del suo diciottesimo compleanno.
Sguardo indecifrabile e pelle macchiata d’inchiostro, il suo rapitore la confonde.
Per quello che le dice. Per come la guarda. Per gli improvvisi sbalzi d’umore.
Persino per il modo in cui si sente attratta dalle sue tenebre.
Natalya non ha mai provato niente del genere, ma sa di non potersi fidare. La vita le ha insegnato che alle persone piace manipolare, fingere, solo per ferire con maggiore intensità.
E sa che ogni persona custodisce dei segreti, lei compresa. Segreti che, anche soltanto evocati, hanno il potere di distruggere chiunque le si avvicini. Tuttavia, mai si sarebbe aspettata che la sua intera esistenza si basasse sulla menzogna.
Sulla vendetta.
Tutto il suo mondo si rivela finto. Anche l’uomo che sta imparando a comprendere non è chi credeva: sarà proprio lui a svelarle verità nascoste e dolorose. Verità impensabili.
E sarà lui a restarle accanto e a proteggerla dalla minaccia che incombe su di lei.
Una minaccia nata dal sangue, che sarà possibile contrastare solo grazie al sentimento più potente che esista. Più inarrestabile di un antico rancore e dell’odio.
Perché niente è più forte dell’amore vero. Speciale, raro e prezioso.
Come un quadrifoglio.
✧✧✧✧
«Sei pericolosa.»
«No. Ti sbagli. Non lo sono.»
«Per me lo sei. Sei il frutto dell’albero proibito. Sei pericolosa. E io sono il peggiore dei peccatori.»
Bello, bello e ancora una volta bello!
Come avrete già capito da altre mie recensioni, per me la Ahn è una certezza assoluta!
Ogni volta che appoggia le dita sulla tastiera crea magie che rimangono impresse nel cuore e nella mente del lettore.
Anche in questo libro ci troviamo in Russia, meta che già di suo ti fa immaginare mille scenari diversi e luogo in cui l’autrice ci porta facendoci sognare a occhi aperti.
I due protagonisti della storia ti entrano sotto pelle e lì rimangono per tutta la durata del libro. Me li sono immaginata più volte come se fossero stati al mio fianco e ad oggi, se chiudo gli occhi, riesco ancora ad avere le immagini nitide nella mia testa. Perché questo? Perché l’autrice è stata in grado di raccontarceli e farceli entrare nel cuore.
Un libro che ti tiene sul filo del rasoio per tutta la durata della lettura, una lotta continua tra la Bratva e la famiglia del presidente, un continuo susseguirsi di eventi che ti portano a pensare che nulla è come sembra.
Per quasi tutta la durata del libro mi sono trovata a odiare un determinato personaggio per il dolore che aveva causato e per tutte le decisioni sbagliate che aveva preso, ma l’autrice mi ha fatto ritornare sui miei passi e cambiare idea innumerevoli volte su chi fossero i buoni e i cattivi.
Un libro che parla di amore, di famiglia e di tradimenti. Un libro che ti aggroviglia tra le sue spire e non ti lascia andare nemmeno dopo aver letto la parola fine.
Un libro in cui il cuore sanguina e la speranza sboccia come un fiore a primavera.
Anche questa volta, un pezzetto del mio cuore è rimasto incastrato tra le pagine.
Meraviglia pura, altro non riesco a dire!
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