Il Barone Connor MacLellan è al capezzale del suo unico figlio e deve prendere una decisione che cambierà il destino dell’intero clan.
Lo deve fare in fretta, perché all’adorato Aidan rimangono poche ore di vita.
Senza un erede, tutte le terre e la sua gente passeranno nelle avide mani della corona inglese. L’unica speranza è fargli sposare in fretta una donna alla quale lasciare titolo e proprietà.
Glenna è la sguattera del castello ma è nubile, la sola scelta possibile nel cuore di quella tragica notte.
La ragazza accetta la proposta per salvare Glenrock e si unisce in un matrimonio che la lascerà vedova prima dell’alba.
Eppure, quando sorge il sole, è ancora una sposa e forse ciò che era iniziato come una farsa è destinato a trasformarsi in un sentimento sincero e profondo…
Sapete una cosa? Ho sempre desiderato abitare le magiche terre scozzesi, ma non ne ho mai avuto la possibilità, e leggendo questo libro, il lettore si immerge pienamente nel contesto ambientalistico. Si possono sentire gli odori, la nebbia che sale dalle colline, l’infinito cielo stellato e la natura incontaminata che circonda il castello di Glenrock. L’autrice è talmente brava a descriverci i luoghi che è come se fossimo anche noi su quelle terre e potessimo partecipare attivamente alla vita del castello.
Avevo letto in precedenza la novella, ma posso assicurarvi che il libro sviluppato è tutta un’altra cosa, non c’è la fretta di giungere all’epilogo, non c’è la fretta di chiudere la storia, ma soprattutto c’è il tempo di arricchire il libro di dettagli che rendono uniche le emozioni.
Una lettura che si macina in una manciata di ore, perché lo stile della Riboni non fallisce mai, invoglia il lettore a sfogliare le pagine fino alla parola fine.
Leggendo il libro, mille emozioni vi scorreranno sotto pelle. La dolcezza di Glenna, il suo innamorarsi giorno dopo giorno e la sua totale devozione per un marito che non avrebbe dovuto nemmeno conoscere. E poi c’è lui, Aidan McLellan (qui ci sta il sospirone, ve lo dico), che vi lascerà con gli occhi a forma di cuore e il battito accelerato nel petto.
Una sguattera e il figlio del Barone. Cosa avranno mai in comune? Beh, io dico che anche all’epoca esisteva il famoso filo rosso del destino, perché la storia tra i due ragazzi, secondo me, era già segnata.
Un libro che ho amato con tutta me stessa, e se ve lo dice una che non ama particolarmente il genere storico, potete fidarvi!
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