Hai mai pensato che un giorno qualcuno potrebbe violare la sicurezza delle tue comunicazioni online? Forse, troverebbe qualcosa che non vorresti mai finisse tra le mani di un estraneo… E che potrebbe essere usata in modo distorto a tuo discapito, con tutte le conseguenze del caso…
È quanto succede a Elisa: nel corso delle sue relazioni ha condiviso delle foto intime con i tre partners ai quali è stata legata e adesso uno sconosciuto minaccia di divulgarle in rete.
Chi può essere l’individuo che si diverte a spaventarla? Lei esclude che possano essere implicati coloro con cui aveva un rapporto tanto stretto e di cui si fida ancora incondizionatamente.
Per scoprire il colpevole però, dovrà effettuare uno scomodo viaggio che coinvolge i riluttanti e ostili protagonisti del suo passato. Lo farà affiancata dal Capitano dei Carabinieri Alex Simoni.
Il confine che delimita il bene dal male, i buoni e i cattivi, talvolta è labile e indistinto: il vero mistero risiede sempre nell’animo umano.
Tra sospetti e minacce ambigue, delusioni e chiarimenti, in breve tempo la situazione precipiterà, fino allo scioccante epilogo che appenderà ad un filo sia la vita di Elisa che quella di Alex.
Vendetta, follia, paura e sentimenti: tutto verrà messo a nudo nella rete.
Mi trovo in difficoltà a scrivere questa recensione. Da una parte ho apprezzato l’originalità della storia, dall’altra mi aspettavo un thriller e della suspence che non ho trovato.
Elisabetta è una ragazza che si ritrova davanti alla caserma dei Carabinieri perché vorrebbe denunciare uno stalker informatico. Questo stalker si fa chiamare Luca, nome di una canzone scritta dalla protagonista, che scopriremo essere indirizzata ad uno dei suoi ex.
Mentre sta per entrare nel cancelletto della caserma, incontra il Capitano Alex Simoni, con cui inizierà una ricerca nel passato di lei.
Quello che mi fa molto strano, ma che capisco ai fini del romanzo, è che Alex si fa in quattro per lei da subito. Prende una settimana di ferie e decide di accompagnare Elisa nella ricerca dei suoi tre ex, coinvolti nell’indagine perché nominati – nome e cognome – dallo stalker. Perché è strano? Perché nessuno, eccetto le quattro persone interessate, dovrebbe sapere niente delle varie relazioni. Tutto parte da tre foto che lo stalker rigira a Elisa, foto che lei sa bene di aver cancellato e che non dovrebbero più esistere nel web.
Mentre i due viaggiano, Elisa racconta la relazione con tutti e tre: un militare e due carabinieri. Uno peggio dell’altro, dal mio punto di vista. Da questo viaggio capiamo com’è fatta Elisa e il tipo di rapporto che ha avuto con ciascuno. Lei si è sempre annullata per stare con loro, ha subìto il loro modo di fare e non è mai stata in primo piano nelle relazioni. Non faccio spoiler, perché dovrete scoprirlo da soli.
Con Alex si capisce sin da subito come andrà a finire, ma quello che ci chiediamo è chi sia lo stalker e cosa vuole da Elisa. Alex c’entra qualcosa?
Sebbene il romanzo sia breve (siamo sulle 160 pagine), ci ho messo un po’ per leggerlo. I dialoghi non sono molto naturali: il modo di parlare è un po’ troppo finto, si parla un italiano perfetto, non rende davvero l’idea del dialogo perché non è naturale. Durante la narrazione Elisa dice di apprezzare le parole e le piace un modo di parlare – permettetemi la parola – altolocato, ma rimane il fatto che non è naturale.
E poi, dov’è la suspence vera e propria? Arriviamo alla fine e scopriamo chi c’è dietro a tutto, ma anche qui è un po’ campato per aria. Come siamo arrivati a questo punto?
Avrei preferito conoscere meglio i protagonisti, tutti quanti, avere un approfondimento su ciascuno di loro avrebbe portato a maggiore suspence. Avrei voluto capire davvero la psicologia dietro allo stalker e conoscere il vero rapporto tra lui e il bersaglio.
Mi sono piaciuti i titoli dei capitoli e il riferimento finale a ciascuno di loro. Immaginavo fosse una poesia, invece è un filo conduttore che ho apprezzato molto.
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