Miranda: Anche se sono povera, cerco di finire il college e ho due lavori, faccio il meglio che posso. Nel frattempo, Jake Birch, il mascalzone più figo dell’hockey, vive in un albergo di lusso nel centro di Chicago, e continua a lamentarsi di ogni singola cosa della sua suite. Ma dopo che gliene ho dette quattro, invece di farmi licenziare, mi richiede come cameriera personale. E poi comincia a flirtare con me. Solo che io non ricambio… almeno, provo a non farlo. Ho già detto che è il mascalzone più figodell’hockey?
Jake: Ho incontrato la donna perfetta nel peggior momento possibile. Miranda è fuoco per il mio ghiaccio… una scintilla sexy e meravigliosamente candida che abbatte i miei muri e mi ricorda cosa voglia dire provare di nuovo emozioni. Ma sono costretto a uscire con la figlia del proprietario della mia squadra per tenermi il lavoro, così non posso essere paparazzato con Miranda. Nonostante tutto, ci stiamo avvicinando… finché lei non scopre della mia “fidanzata”. E quello non è l’unico segreto che ho. Ma Miranda è la donna che voglio… anche se lei non mi crede.
Amo gli sport-romance e se poi è l’hockey il protagonista mi innamoro ancora di più, è uno sport con del bel potenziale, defilato rispetto al football o al calcio ma affascinante e con delle tecniche di gioco assurdo.
Sono angeli sul ghiaccio e la disinvoltura dei passi è allucinante e impraticabile per dei comuni mortali.
Una cameriera squattrinata e un giocatore della NHL, cosa avranno in comune?
Un albergo, una camicia macchiata, una nuova routine.
“Questa cosa sta funzionando perchè entro nella tua camera tutte le mattine, ma tu non sarai qui per sempre.”
E’ un bel leggere, la storia si evolve lentamente, l’amicizia e le conversazioni prendono vita fin da principio per poi cedere il passo al cuore e stabilizzare quella nuova quotidianità.
“Ti amo Miranda. Con tutto il cuore, per quando imperfetto e ferito possa essere.”
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