Un corvo, un salice accanto al cimitero e una donna dall’anima tormentata. In una storia dove sono tutti vittime e nessuno è innocente, la guerra tra i Nero Corvo e i Drago Sangue – che da troppo sconvolge Munbyrdh – è giunta sulla Terra, riversando le colpe dei padri sui figli.
Un amore da cui fuggire, che ha atteso nell’ombra di uscire dai sogni di Sofia, disposto a tutto per non avere più confini e divenire reale. Così la protagonista vedrà sconvolta la propria vita, costretta ad affrontare un passato dimenticato e verità che intrecciano il destino di due famiglie rivali. Intrighi, discriminazioni e vendetta soggiogano gli animi e avvelenano i legami, ma forse c’è ancora spazio per sognare una vita diversa.
Il destino di due mondi dipenderà da una scelta.
Primo libro che leggo della Casalini e, sicuramente, non l’ultimo.
Il romanzo inizia in modo decisamente accattivante. Tutto gira intorno alle scelte dei personaggi, che siano esse consapevoli o meno.
Sofia ed Heréin e poi Sofia e Christian: quale sarà la scelta finale? Due relazioni affatto paragonabili tra loro, entrambe vissute nella non consapevolezza di una verità che tarda ad arrivare, sempre per una scelta fatta da altri. Sofia non fa che vivere una vita che crede reale e non ha la minima idea di quanto sia intensa e ricca di tutto il contrario di quella normalità che rifugge e da cui non si sente legata in alcun modo. Che cos’ha questo personaggio di così importante? Chi è davvero Sofia? Riuscirà più a incontrare Heréin fuori dai propri sogni? Perché Christian ha così tanto potere su di lei e sulle sue scelte?
Il libro è scritto benissimo e non potete capire la mia gioia nel leggere una copia ARC leggibile!
Si narra di un amore vero nei confronti di Sofia, da parte di due uomini molto diversi e molto poco umani, così devastante da prendere vita. Questo romanzo è talmente pregno di emozioni e sensazioni da essere brutale! Le ho percepite tutte: l’amore, la paura, la rabbia e l’estrema tristezza. La sofferenza dei personaggi è scritta talmente bene da essere palpabile.
Ho amato lo sfogo di Sofia in cui fa rendere conto, a chi di dovere, di averla sottovalutata, di aver scelto per lei, che non ha mai avuto davvero voce in capitolo, non conoscendo la verità.
Confesso che mi è mancato qualcosa, verso la fine. Sappiamo come continuerà la vita dei personaggi, conosciamo le decisioni prese dalla protagonista, ma è tutto troppo accennato… Voglio di più. Quindi una domanda sorge spontanea: sentiremo ancora parlare di Kéraj? E gli altri personaggi?
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