Recensione “L’amore sta bene su tutto” di Maia

 

 

Aria ha raggiunto quell’età che alle donne non si domanda più, non ha un uomo da quando Robbie Williams bazzicava nei Take That e nella sua lista dei buoni propositi per il futuro c’è l’imperativo di evitare nuovi casi umani del sesso opposto.

La sua migliore amica la definirebbe logorroica, disordinata, sconclusionata, distratta, insicura, eterna indecisa… ma ehi, Aria ha anche dei difetti!

Crede in tutte le sfumature del rosa, nell’oroscopo di Paolo Fox, in Coco Chanel e nel lieto fine firmato Walt Disney.

Durante la disperata ricerca di un lavoro che le permetta di pagare l’affitto del piccolo appartamento in centro Milano, Aria si imbatte nel perfetto principe azzurro da fiaba: Massimiliano Manfredi. Professore universitario, alto, occhi imperscrutabili. Peccato per quel brutto carattere da saccente precisino…

Il detto recita che gli opposti si attraggono, ma forse gli opposti possono anche imparare ad amarsi?

Probabile, dato che l’amore sta bene su tutto.

Dopo una serie di letture pesanti e prolisse avevo bisogno di sorrisi.

Ed eccomi approdata in questo libro.

Risate garantite.

Allegria, freschezza, una scrittura magistrale, dialoghi ben strutturati, ironia all’ordine di… pagina.

Non avevo letto niente di questa autrice e devo dire che è stata una piacevolissima e grandiosa sorpresa, mi ha donato il sorriso in un giorno di pioggia (come si suol dire), l’arcobaleno di mille colori tra quelle gocce di tristezza.

Un Chick-lit che lo definirei un capolavoro, ben fatto!

Uno di quei pochi libri dove l’editing è stato fatto bene, non ho trovato refusi o frasi sconnesse, il pov interamente femminile non ha penalizzato la lettura, anzi ha reso il professore ancora più misterioso e quell’alone di mistero gli donava un sacco.

Il finale non è così scontato, anzi mi ha fatto penare, oserei dire.

Gli appunti mentali della protagonista ci terranno compagnia e la nostra zitella in stile Bridget Jones farà scintille.

La sfortuna è sua amica da sempre, non passa di certo inosservata e le sue performance farebbero invidia alla Bridget inglese, arrivata alla soglia degli -enta si ritrova senza un impiego, una vita amorosa assente, un gruppo di amiche non usuali e convenzionali, una famiglia ancora più strana.

Un piccolo assaggino?

“Il vero problema è che, alla festa per la mia nascita, Flora, Fauna e Serenella sono arrivate sbronze dopo aver fatto serata con Malefica, e invece di donarmi bellezza, il canto e qualche altra qualità, mi hanno lasciata sfiga, fame perenne e il potere di ingrassare a distanza guardando la confezione dei Tegolini.”

Le disavventure che l’accompagneranno, o che forse è meglio dire che causerà, saranno a prova di risate.

La nostra protagonista è il sole, i colori, una ventata di aria fresca, “Tu sei colorata, come i tuoi vestiti, le tue scarpe improponibili, i tuoi pigiami con i cartoni animati e, purtroppo, come le mie povere camicie.”

L’amore busserà alla porta di Aria DiMare?

Che nome strambo direte, e non avete visto i suoi genitori e l’incontro con Crudelia Dolores Priestly.

E poi diciamocelo “L’amore è come il nero: sta bene su tutto.”

Uno di quei libri in cui il protagonista conserva il fascino del nerd con la sua aria saccente e il bad boy è solo un lontano ricordo.

ELEONORA

 

 

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