Birmania, 1945. Bea, Plum, Bubbles, Joy e Lucy sono cinque giovani donne partite in cerca di avventura al seguito della 14ª Armata di soldati inglesi. Mentre gestiscono la mensa mobile nel bel mezzo della giungla, percorrendo strade sempre più insidiose con il rischio di diventare bersaglio degli spari nemici, cominciano a rendersi conto di che cosa significa davvero aver compiuto una simile scelta.
Oxford, 1976. Durante un’estate insolitamente afosa, una donna si intrufola in un museo e ruba diverse statuette giapponesi di inestimabile valore, tra cui la famosa kitsune danzante. Nonostante la generosa ricompensa offerta per il ritrovamento, le piccole sculture sembrano svanite definitivamente nel nulla.
Londra e Galway, 1999. Alla vigilia del nuovo millennio, Olivia, la giovane assistente di una mercante d’arte, incontra un’anziana vedova che desidera vendere la collezione di arte giapponese del suo defunto marito. Quando Olivia accetta di accompagnare la donna a una festa nel profondo della campagna irlandese, non immagina che stiano per venire alla luce segreti custoditi per più di mezzo secolo…
Un’intricata trama per una storia che fino alla fine ti lascia con il fiato sospeso e sospetti sul presunto colpevole che non ricadono mai sulla persona giusta.
Birmania, anni della guerra, una giovane Bea alle prese con i soldati, “Ci chiamavano le Wasbie, cercavamo di rallegrare i soldati mentre loro combattevano nella giungla.”
Olivia fine anni 90, assistente di una mercante d’arte, incontra Beatrix, un’anziana vedova decisa a vendere la collezione di arte giapponese del marito.
Il passato si contrappone a scene del presente e i numerosi salti temporali aiutano le vicende trascorse e le ripercussioni nella vita attuale di Olivia e di Beatrix.
Un segreto da custodire, una disavventura che costerà amicizia, lavoro e cuore.
Un invito per il cinquantesimo anniversario della Mensa n.55, un veglione di Capodanno in un castello e il passato che vorrà la rivincita.
Una lettura ben sviluppata, ben costruita attorno al mistero di quella statuetta giapponese portafortuna: la ragazza-volpe, un Netsuke raro e prezioso.
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