Quando Emma, dopo la laurea in Medicina, decide di imbarcarsi nella specializzazione in cardiologia, non sa ancora che la attende un settore a dir poco “maschilista” e competitivo.
Tra superiori ingiusti e colleghi arrivisti, Emma cerca di mantenere fede ai principi cardine della sua coscienza, prendendo le cose con critica ironia. Per fortuna può sempre contare su Andrea, brillante collega dalla vita privata pressoché sconosciuta, e sull’amico storico Daniele, che sta aprendo una libreria tutta sua.
La vita quotidiana di Emma si snoda così tra malintesi, cattiverie gratuite, segreti ed una strana sparizione. A complicare le cose si mette poi un misterioso collega, uno di quei prototipi “da carriera” che Emma conosce bene, che diventa pian piano un tassello importante della sua quotidianità. Lui, come altri, tende ad omettere dei particolari “inutili”. A cosa condurrà questo gomitolo di vicende, che vedrà il suo culmine alla fine della specializzazione?
In “Bisturi e altri rimedi” Laura Siroti ci racconta con brio e ironia la frenetica e a volte tragicomica vita di una specializzanda in cardiologia, tra giochi di potere, piccoli rifugi dal caos del reparto, misteri, amicizie e amori.
Sullo sfondo, ma solamente in filigrana, c’è la Sicilia, madre e matrigna, che, quasi come un’entità immaginaria, offre sempre un rifugio sicuro dagli affanni della vita odierna, spesso non più all’altezza dei nostri sogni.
Una lettura gradevole, molto semplice e lineare ma carina.
La trama non è affatto articolata, mentre lo sfondo in cui si svolge la storia è particolarmente difficile da comprendere in quanto si utilizzano troppi termini tecnici legati alla medicina senza nessuna spiegazione anche minima, e quindi va a rallentare la lettura a mio parere.
Al di là di questo ho apprezzato il fatto che l’autrice abbia messo in luce il lato umano dei medici, che molto spesso viene mascherato dal lavoro arduo che svolgono ogni giorno.
La protagonista Emma è una ragazza in cui mi sono rivista molto nelle sue insicurezze, legate alla fisicità, ma nonostante tutto mette al primo posto la sua felicità e non il giudizio degli altri.
Mi sono piaciuti i migliori amici, molto singolari, autentici.
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