UN TRADIMENTO
Tutto ciò in cui Poppy ha sempre creduto è una menzogna, compreso l’uomo di cui si è innamorata.
L’unica certezza che le è rimasta è che nessuno è più pericoloso di lui:
l’Oscuro, il Principe di Atlantia. E che lo combatterà con tutte le sue forze.
UNA SCELTA
Casteel Da’Neer è un uomo dai mille nomi e dai mille volti.
Le sue bugie sono seducenti come le sue carezze; le sue verità sensuali come il suo morso.
Poppy sa che non può fidarsi, che ai suoi occhi lei è solo uno strumento con cui raggiungere uno scopo. Ma ha bisogno di lui per ritrovare suo fratello Ian e scoprire se è diventato un Asceso senz’anima. Certo, lavorare con Casteel anziché contro di lui presenta dei rischi: quel ragazzo è una costante tentazione, e ha per lei dei piani che potrebbero rivelarsi una fonte inesauribile di piacere oppure di dolore, piani che la costringeranno a guardare oltre ciò che ha sempre pensato di lui e di se stessa…
UN SEGRETO
In attesa del ritorno del principe, ad Atlantia è cresciuto lo scontento:
si agitano venti di guerra e Poppy è al centro dell’inquietudine che pervade il regno.
Il re intende usarla per mandare un messaggio al regno rivale.
I Caduti la vogliono morta. I Wolven sono sempre più imprevedibili.
E più la sua capacità di percepire il dolore e le emozioni degli altri cresce, più gli Atlantiani la temono.
Perché in gioco ci sono oscuri segreti, segreti antichi che tutti vorrebbero nascondere.
E quando la terra inizia a tremare e il cielo a sanguinare potrebbe essere già troppo tardi…
Hi readers Sale e Pepe,
Sono di nuovo qui a ringraziare immensamente la HarperCollins e Jennifer Carretta per avermi dato la possibilità di leggere il secondo volume della serie Blood and Ash di Jennifer L. Armentrout, ovvero “Regno di carne e fuoco”.
Inizio subito col dire che scrivere questa recensione mi è costato un certo sforzo, prima ho raccolto i pezzi di me dopo l’ennesimo finale cliffhanger (Zia Jennifer ti perdono solo perché scrivi cose meravigliose), poi ho sistemato le idee e le prime cose che ho pensato sono state:
MA IO AMO HAWKE!!!
DATEMI UN HAWKE!!!
E così, a seguire, le altre venti o trenta successive. Ovviamente non potevo scrivere solo questo in una recensione, per cui nuovo focus ed eccomi qui a darvi una parvenza di parere con frasi di senso compiuto.
La rivelazione finale del primo volume, per quanto enorme e capace di sconvolgere gli equilibri, per me non è stata una sorpresa, avevo intuito che Hawke nascondesse qualcosa e le mie supposizioni sul cosa si sono rivelate esatte, ma tanto meglio perché AMO i personaggi controversi come lui.
“Era sia il cattivo che l’eroe, il mostro e l’uccisore di mostri.”
Piccolo “spoiler” del primo volume, in realtà già presente nella trama del secondo volume, infatti quello che si viene a sapere nell’ultimo 20% e che Hawke è, in realtà, “il cattivo” e questo, insieme a tutto quello che ne consegue, ribalterà l’intero mondo di Poppy e darà il via a nuove alleanze.
Hawke mi ha tolto letteralmente il fiato, è un personaggio imperfetto ma il suo modo di perseguire uno scopo, il suo senso del dovere, dell’amore e della lealtà lo rendono più che meraviglioso.
“«Io sono Hawke» disse dopo un istante. «E sono Casteel. Non sono due persone separate, per quanto tu voglia disperatamente crederlo.» Mi irrigidii, stringendo la presa sull’impugnatura del coltello. Odiavo che mi conoscesse così bene. «Questo lo so.»”
E che dire di Poppy? Mi è piaciuto il modo in cui si pone davanti ad ogni difficoltà, con timore ma senza esitazione, a testa alta, anche quando tutto ciò che credeva si è rivelato una bugia e la gente intorno a lei la guardava e trattava solo con odio.
Poppy è un personaggio incredibile e non lo dico alla leggera, perché, chi mi conosce, sa che non amo praticamente mai i personaggi femminili, ma lei? Lei è davvero fantastica!
Fa domande e prende decisioni difficili, e non stupide o dettate dalla testardaggine, (non sempre quanto meno), segue il suo cuore anche quando ne ha timore e combatte per ciò in cui crede.
La zia Jennifer ha reso questa donna forte, intelligente e gentile, non solo bella, anzi!
«Non c’è alcun lato di te che sia meno bello dell’altra metà. Non c’è un solo centimetro che non sia meraviglioso.» Le sue palpebre si sollevarono e l’intensità del suo sguardo mi catturò. «Era vero la prima volta che te l’ho detto. È vero oggi. Sarà vero domani.»
Le dinamiche tra loro due sono incredibili, non ci si annoia mai e sono travolgenti, sia a livello romantico che per quello sensuale e sessuale.
Non posso dire nient’altro che cose positive, io davvero non riesco a non essere innamorata di Poppy e Hawke e credo che questo secondo volume sviluppi al meglio la loro relazione, che, di certo, non ha un inizio semplice (le bugie non sono terreno fertile per l’amore), in effetti direi che c’è molto più romance che nel primo, ma personalmente l’ho apprezzato parecchio e ho trovato il mix col fantasy perfetto.
Inoltre, ho apprezzato moltissimo anche vecchi e nuovi personaggi secondari e sinceramente non vedo l’ora di incontrare lan & Malik o almeno spero di farlo, perché, considerando tutto, credo che ne vedremo delle belle.
Da questo secondo volume mi aspettavo fuoco e fiamme e così è stato. Avevo paura del numero di pagine, più di 700, ma poi leggendo, a parte qualche momento di stallo fisiologico, ma non noioso, la lettura scorre benissimo, non ho avuto problemi con la mole, anzi avrei continuato a leggere all’infinito.
L’intero libro trasmette tensione e mistero e il mio cervello andava a tremila per capire cosa stava per succedere e dar vita a nuove teorie, ecco perché non mi sono mai stancata!
Sono ben consapevole che questo è un libro Fantasy, con “vampiri”, “lupi” e altre creature magiche e soprannaturali, ma il potere di Jennifer L. Armentrout è proprio la capacità di trasmettere emozioni, sensazioni e dar vita a mondi, anche se violenti, di cui vorresti essere parte.
Anche stavolta, come ho detto, il finale è decisamente in sospeso e le teorie che i nuovi sviluppi su ciò che potrebbe essere/succedere mi fanno desiderare di leggere il prossimo libro PRIMA DI IERI.
Consigliato, ma non credo ci sia bisogno di dirlo dopo una recensione del genere!
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