Gabriella Mason è danneggiata.
Teller Reddy è distrutto.
La tristezza ama la compagnia, ed è proprio quello che Ella ottiene nel pomeriggio in cui incrocia Teller: lo studente di medicina incompreso che diventa subito la sua àncora di salvezza quando lei si trasferisce a Los Angeles nel tentativo di scappare da un passato che l’ha lasciata con il cuore spezzato.
All’inizio, Solitario e Diffidente si completano a vicenda, ma alla fine la loro relazione è come un bicchiere rotto… tagliente e frastagliato.
Chiudendo la loro storia prima di uccidersi a vicenda, Ella e Teller decidono di “restare solamente amici” nonostante l’intensità che li unisce. È una base fragile sconvolta dalla tragedia, che in effetti distrugge l’illusione che hanno costruito con cura.
Incapaci di negare ancora quello che c’è tra di loro, ecco che cosa succede quando qualcosa di danneggiato e si scontra con qualcosa di distrutto e andarci vicino non è ancora abbastanza vicino.
Uno young adult d’eccezione, Gabriella e Teller, si incontrano sette anni fa a scuola per la prima volta e la loro relazione è un continuo alti e bassi.
Vicini e lontano.
Interi e spezzati.
“Siamo un enigma incasinato. Una bomba di delusione. Ella e io siamo distrutti e danneggiati.”
Consapevoli del loro carattere e della loro impossibilità di star insieme decidono di rimanere solo amici e mai troppo vicini.
Non ho capito molto il perché di quella loro lontananza, il libro fa continui salti temporali tra passato e presente, e questa confusione di tempo e luoghi che crea anche il caos nella storia e nei sentimenti.
“So quello che provo per te dal primo giorno. E ho permesso che questo tira e molla andasse avanti, quando sapevo perfettamente quello che volevo… Immaginare una vita sena di te m provoca dolore fisico. – Di cosa hai paura? – Di essere un casino. Temo che un giorno aprirai gli occhi e ti renderai conto che ti ho rovinato la vita.”
Dolore e tanto.
Amore e non poco.
Teller ed Ella, un’odissea senza mai una fine.
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