Il detective Daniel McKenna si occupa dei cold case, i casi irrisolti, ma la sua ultima indagine si è arenata. Sono passati cinque anni da quando la studentessa delle superiori Amy Greene è scomparsa dopo essersi allontanata dal suo posto di lavoro part-time, e da allora nessuno l’ha più vista. Daniel è contento di ricevere finalmente l’aiuto che aveva richiesto all’FBI, anche se l’agente incaricato è proprio il suo ex: l’uomo incapace di emozioni che l’ha lasciato senza guardarsi indietro.
L’agente speciale dell’FBI Rain Christiansen era il golden boy dell’agenzia, ma gli è bastato un momento di debolezza, una piccola, minuscola, infinitesimale apparizione paranormale per diventare, all’improvviso, l’imbarazzo del Bureau.
Quando Rain incontra di nuovo Danny, non può negarlo: si sta di nuovo innamorando di lui, ammesso che abbia mai smesso di amarlo. I fantasmi che lo perseguitano dietro ogni angolo e un’indagine che non rivela piste contribuiscono alla sua frustrazione, al punto che comincia a chiedersi se le seconde opportunità e il lieto fine non siano solo favole
Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo del libro “Firmato: il tuo agente spettrale” di S. E. Harmon.
Questo libro è una riedizione di una storia che avevo davvero apprezzato, ma che in questa seconda lettura… mi è piaciuta ancora di più!
E questo è fantastico, perché ultimamente le riletture non avevano mai avuto un riscontro in positivo, uguale o in negativo sì, ma non in meglio!
Credo che una maggior accuratezza nella traduzione e anche una Daniela diversa abbiano fatto sì che questo accadesse.
Comunque, eccomi a parlare di questo bellissimo libro che è un variegato mix di generi: paranormal, mystery-suspense e second chance contemporary romance.
Per iniziare vi dirò cosa avevo scritto su questo libro dopo la prima lettura:
La Harmon riesce sempre a mixare humor e romanticismo, in questo caso il mix è completato da un po’ di giallo/ poliziesco/ soprannaturale.
Mi è piaciuto molto e mi piacerebbe leggere ancora di loro.
Direi che la Daniela di qualche anno fa con poche parole aveva fatto centro, non solo ribadisco quanto detto, ma ora vi spiego anche un po’ il perché!
La Harmon ha uno stile che definire intrigante è poco.
Sin dalle prime pagine ti spinge a voler proseguire e innamorarsi di Rain e Danny non è qualcosa che si fa consapevolmente, accade e basta. Ti ci affezioni praticamente subito, perché sono di quei personaggi veri, intensi e realistici, con i loro pregi e difetti.
L’unico pov è quello di Rain, per cui Danny lo conosciamo attraverso lui, ma, anche se non avrei disdegnato anche il suo di pov, quello che viene detto mi è bastato per amarlo.
Sia Rain che Danny sono testardi, non particolarmente propensi ad aprirsi e mostrare le proprie debolezze, ed è proprio per questo che la loro storia all’inizio non aveva funzionato.
La paura del giudizio e le ferite del passato li hanno bloccati in un limbo di bugie, segreti, cose non dette e quindi poca fiducia l’uno nell’altro.
“Scosse la testa e mi baciò di nuovo, più lentamente, con più lingua di quanto fosse necessario se non aveva intenzione di passare al livello successivo. Si rialzò e mi passò il pollice sulle labbra. Come se volesse memorizzarne la forma con il tocco. Quando parlò di nuovo, ogni traccia di divertimento era sparita. «Credo di esserlo,» ammise. «Un codardo, intendo. Ho paura di amare qualcuno che se n’è andato senza guardarsi indietro. Perché l’amore non è niente senza la fiducia. E in questo momento non mi fido per nulla di te.»”
Anche se i momenti dolorosi, la morte, la tensione per il cold case che i due seguono e la presenza di fantasmi (più o meno amichevoli) potrebbero portare a escluderlo, in questo libro ci sono, in maniera equilibrata, anche humor, sensualità e romanticismo, ed è per questo che mi è piaciuto tantissimo.
“Lo baciai senza trattenermi. Lo baciai come se fosse la prima volta. Lo baciai come se non me ne fossi mai andato.”
Ci sono ancora cose da chiarire, sistemare e portare avanti, sia dentro la nuova relazione di Rain e Danny, che con il nuovo “lavoro” del primo che dovrà capire come aiutare le presenze che gli stanno vicino.
Così come ha fatto con Ethan, un fantasma amico, quasi un protagonista secondario che appare sempre nei momenti meno opportuni, ma che con la sua presenza rende la storia ancora più bella, a tratti divertente ma anche emozionante e che quindi non potevo non nominare.
Sul finale non tutto è chiarito e non essendoci un vero e proprio cliffhanger, potrebbe andar bene così e lasciare a chi legge la scelta di immaginare cosa succederà, ho scoperto proprio grazie a Triskell che ci sono già dei seguiti, solo che non erano stati tradotti e io non vedo l’ora di leggerli!
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