Spogliare la casa. Rivestirla. Tornare entro Natale.
Questo era il piano.
Innamorarsi di una splendida cameriera con le corna (da alce) e un sorriso da urlo?
Beh, anche i piani migliori possono fallire.
L’amministratore delegato Greyson Blair non riesce a credere di essere rimasto bloccato a trascorrere le vacanze nel mezzo del nulla, a gestire la vendita di una villa decrepita che non ha mai chiesto di ereditare.
La casa è un disastro, la gente del posto è matta e c’è una cameriera al ristorante che si spaccia per francese.
Allie Brooks è tutto ciò che lui non è: è tenera, divertente e vivace. E mantiene la sua brillantezza anche quando fa tre lavori per mantenere le sue nipoti orfane.
È anche l’unica collaboratrice che ha assunto in città e Greysonnon mischia mai lavoro e piacere.
Un vicino ficcanaso, un tubo esploso e un’indossata riluttante dei panni di Babbo Natale dopo, e il CEO inizia a chiedersi se quella particolare regola non sia stata fatta per essere infranta.
Entro la mattina di Natale, l’unica cosa che Greyson vuole spogliare e rivestire… è lei.
Cover allegra e frizzante, lei tutta colorata, lui giacca e cravatta, sembra già delinearsi una storia semplice dove le ama il Natale e lui…
Soliti cliché, eppure la storia incalza e ti trascina, vorresti solo far amare il Natale a Greysono tanto quanto lo ama lei.
C’è molto di più in questo libro, ci sono ricordi, amore, demoni da sconfiggere.
Ho adorato Allie, nel vero senso della parola, brillante, allegra, amante della vita, determinata, caparbia.
Lui lo conosci pian piano e lentamente riesci a innamorarti di quell’omone scontroso che odia il Natale solo apparentemente.
Ho amato la famiglia di Allie, il suo migliore amico gay, suo fratello, nipoti a seguito e tutti.
Una cittadina dove tutti sanno di tutti, e la vicina impicciona dietro il vetro della finestra.
Volete una lettura non troppo impegnativa dal profumo di vacanze, un albero da addobbare, un Babbo Natale affascinante? Ecco servita, questa fa proprio al caso vostro.
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