Pearl Nolan ha sempre desiderato diventare un’affermata detective, ma una gravidanza inaspettata quando era ancora un’adolescente ha interrotto la sua carriera nella polizia e ora gestisce un rinomato ristorante di pesce nella cittadina costiera di Whitstable, famosa per le sue ostriche. All’età di 39 anni, con il figlio all’università, Pearl soffre della sindrome da nido vuoto, fino a quando, alla vigilia del Festival delle Ostriche, ritrova il cadavere di un pescatore del posto. Sarà stato un tragico incidente, un suicidio oppure un omicidio? Pearl coglie l’occasione per dimostrare le proprie abilità investigative e scoprire la verità, ma ben presto entra in conflitto con l’ispettore capo di Canterbury, Mike McGuire. Quando viene rinvenuto un secondo cadavere, Pearl comincia a setacciare il passato per ulteriori indizi, risvegliando i ricordi di un’estate risalente a più di vent’anni prima.
Wow! Ne vorrei ancora e ancora.
Ho sempre amato i gialli/thriller, ma questo è davvero una bomba. Solitamente, circa a metà libro inizio ad annoiarmi, perché riesco sempre a capire chi ha fatto cosa e soprattutto perché. Questa volta l’autrice mi ha lasciato con la bocca spalancata. Non solo non mi ero avvicinata minimamente alla verità, ma ero convinta addirittura che le persone coinvolte fossero altre.
Non starò qui a raccontarvi la trama, perché il bello di questi romanzi è proprio scoprire pagina dopo pagina cosa succede, quello che invece vorrei portare a galla è la bravura dell’autrice nello scrivere.
I personaggi sono reali, talmente reali che sembra quasi di conoscerli, caratterizzazione studiata nei minimi particolari e l’enfasi che mette nel descrivere le loro fragilità li rende anche più veri. Pearl, battagliera e fiera. Una donna che si è fatta da sola e da sola ha cresciuto un figlio. Un ex carriera da poliziotta è un fiuto incredibile. Insieme a lei in questa storia troviamo McGuire, poliziotto di professione che si trova a collaborare con Pearl in un caso che destabilizza la cittadina di Whitstable.
Tra i due, dopo la diffidenza iniziale cresce qualcosa, l’autrice ci fa intuire una certa intesa, ma non ci svela del tutto le carte.
Un poliziesco con i fiocchi. Uno di quei libri capaci di tenerti incollato alle pagine anche dopo la parola fine!
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