Inghilterra, 1821
Di ritorno a Londra dopo la morte del marito, Madeline Benton incontra a un ricevimento Lord Sebastian Cumberlane, che conosce dall’infanzia. Da sempre sottomessa alle volontà di un uomo – del padre, del fratello, del marito e infine dell’odioso cognato – Madeline ha riconquistato l’indipendenza, a cui non vuole rinunciare neppure in nome dell’amore che non ha mai smesso di provare per Cumberlane. La sua situazione finanziaria è però disastrosa, e per reclamare la rendita che le spetta parte per il Northumberland. Ma non sarà sola. Sebastian si offre di accompagnarla, per proteggerla dal cognato, ma soprattutto perché spera, con un sapiente corteggiamento e la sottile arte della seduzione, di condurla finalmente all’altare.
Amo i romanzi in costume, la società del tempo, la voglia di riscatto, una donna indomita e pronta alla ribellione dopo anni di costrizione e poi l’amore, quello fatto di sguardi di passione, nessuna ostentazione o eclatanti gesta, amori taciuti, sottomessi al volere degli altri, etica, classi, sfarzosi abiti e tante regole.
Ogni volta che leggo questo genere di libri sogno, sogno principesse e principi, castelli e la voglia di evadere da regole imposte.
Sebastian e Madeline, un amore passato che verrò riproposto nel presente, chissà se questa sarà la volta buona.
Madeline non vuole più soccombere a nessuno, nessun sentimento dovrà ridurre la libertà finalmente guadagnata.
Una vaga reminiscenza di romance storico regency, attualizzato per la passione tra i due protagonisti, un bel leggere veramente.
“Vuoi dirmi che mi sedurresti? – Puoi scommetterci, e poi ti sposerei.”
Sarà la promessa della vita?
La storia è raccontata in terza persona e direi che, visto il contesto, cade a pennello, i protagonisti sono entrambi testardi e a volte avrei voluto proprio entrare nel libro e riprenderli con qualche schiaffo, forse era questo l’effetto che voleva suscitare l’autrice nel lettore, e direi che ci è riuscita in pieno, sono entrata proprio dentro la storia e sogno anch’io adesso il Visconte Stafford.
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