Il protagonista di questo romanzo è William Montemaggi, un imprenditore che ha saputo affermarsi nel mondo della moda calzaturiera e diventarne un simbolo con le sue creazioni per donne di alto rango. Nello scenario di un pellegrinaggio a piedi sul percorso spirituale di San Vicinio da Sarsina a La Verna, l’uomo ha modo di confrontarsi con il figlio: il loro rapporto fino a quel momento è stato evanescente, complici i numerosi impegni dell’ambizioso William. Ha origine così un dialogo misterioso e ambiguo, ricco di suspense e destinato a portare a galla delle verità sottaciute per troppo tempo.
Ho in mano uno dei libri brevi ma decisamente convincenti ed intensi che ho letto negli ultimi tempi.
Una trama che inizia e ingrana molto lentamente, e che in una frazione di secondi ti rivela il fulcro, l’anima di questa storia a mio parere davvero straziante e commovente.
William è un padre che come tanti non si sente all’altezza dell’amore incondizionato di un figlio, ha addosso la paura di non essere perfetto ma soprattutto da esempio per lui, ed è così che si abbandona in un mondo fatto di bugie, di disprezzo verso se stesso, diventando vittima dei propri sbagli.
Attraverso dialoghi mai avuti con il figlio, il dolore viene affrontato, e subentra una miriade di emozioni che stravolgono anche il lettore stesso.
Uno dei punti forti di questo racconto è la descrizione dettagliata di ogni singola emozione, che ti dà la sensazione di stare dentro al cuore del protagonista nel suo fragile viaggio di emozioni contrastanti.
L’unica pecca che ho trovato è la non continua fluidità, e il troppo soffermarsi in determinate cose, che bloccano un po’ la lettura e fa perdere a tratti la curiosità di continuare.
Detto ciò, lo consiglio perché è una lettura intensa, interessante, e diversa dal solito.
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