Recensione “Maria Antonietta” di Juliet Grey

 

Il diario proibito – Il diario perduto – Le confessioni segrete

Maria Antonietta, la giovane arciduchessa d’Austria, cresce nel lusso più sfrenato della corte imperiale austriaca del XVIII secolo.

Ma l’immagine di felicità e perfezione che la circonda si dissolve quando sua madre, la rigida imperatrice Maria Teresa, la obbliga a sposare un ragazzo goffo e scontroso, il futuro Luigi XVI, e a partire per la Francia, divenendo regina a soli diciotto anni. A Versailles tutti ne ammirano il portamento e l’incedere leggiadro ma, sotto gli sfarzosi abiti di seta e le vertiginose acconciature, Maria Antonietta è una donna inquieta e fragile come tante altre. Il re è assente e poco incline a soddisfare i desideri della consorte e la giovane regina comincia a condurre una vita spensierata e stravagante. Si circonda di uomini frivoli e senza scrupoli, di cortigiani e dame che la intrattengono e la distraggono, e così diventa presto protagonista di scandalosi pettegolezzi. Juliet Grey ricostruisce con rigore e passione le luci e le ombre di una protagonista della storia, e ne fa rivivere a tutto tondo il personaggio e il tragico destino…

 

Sono cresciuta con Buondì Motta e Lady Oscar e quindi leggere questo tipo di letture per me è d’obbligo.

Ci sono tutti i personaggi: dal sovrano Luigi, Rosalie, Lafayette, cardinale Rohan, la Contessa di Polignac, Axel Von Fersen.

Un libro storico arricchito dalle frivolezze, curiosità e capricci della più ribelle principessa di sempre.

Il volume unico, ideale per un regalo, comprende l’intera trilogia composta da:

 

  • Il diario proibito
  • Il diario perduto
  • Le confessioni segrete

 

Maria Antonietta si racconterà attraverso una sorta di diario, dalla sua adolescenza fino alla sua decapitazione.

La amerete o la odierete? A voi l’ardua sentenza.

Io ho amato ogni suo capriccio, ogni suo battito di cuore, l’ho odiata in alcuni tratti, adorata in altri. E’ stata vittima di un potere troppo grande da gestire in un’età troppo delicata, troppo giovane. Promessa sposa al Delfino di Francia ha dovuto subire le incombenze, il potere, le apparenze da mantenere, sola, in una terra straniera, con usanze, stile e vita diversi dai propri.

Non santifico ma cerco di capire come un cuore così grande possa essersi perso in capricci troppo estrosi da gestire e da mantenere.

La narrazione inizia con una Maria Antonietta bambina, la sua ingenuità, il tratto romantico del suo essere, tenero e gioviale, per arrivare agli scandali, i vizi e il lusso dell’ età adulta di questa eccentrica Regina.

E’ un’icona di stile e anche di un carattere forte che ha saputo fino alla fine  tenere testa a tutti.

Amante, donna, regina, moglie e soprattutto madre; vederla alla fine privata di tutto, spogliata dalle proprie vesti, dai propri affetti, sola e resa umana è stato molto triste.

Un libro che pur essendo prolisso e infinito per certi versi, è anche meraviglioso e  ti permette di “toccare con gli occhi” la delfina di Francia.

 

 

Anna

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