Recensione “Questa cosa tra noi” di Ilari C.

 

Julian è un affermato attore di Hollywood. Fidanzato con la figlia di un importante produttore cinematografico, si appresta a debuttare anche come regista e sceneggiatore. La ricerca del volto perfetto per il suo nuovo film lo ossessiona fino a quando trova Leo, giovane esordiente da plasmare a suo piacimento.
Leo cerca l’occasione giusta per emergere e la trova quando Julian lo ingaggia per il suo film, diventando il suo mentore. Tuttavia, Leo non aveva previsto di dover cedere il suo cuore né che la parte più difficile da recitare fosse fuori dal set.
Dietro le luci più sfavillanti si celano le ombre più insidiose. Cosa nasconde il mondo di Hollywood?

Questa cosa tra noi è un romance MM, che per i temi trattati e le scene esplicite è adatto a un pubblico adulto.

Warning: abuso di potere in ogni sua forma e doubt consent (non tra i protagonisti).

 

Leo è uno dei tanti attori che ha lasciato il suolo natio, la Puglia in questo caso,  per tentare la fortuna a Hollywood.
Sembrava incatenato alla parte dell’italiano latin lover/mafioso, quando gli viene data la straordinaria opportunità di girare un film col suo idolo Julian . L’attrazione fra i due non dà loro scampo.
Come creature della notte Leo e Julian avranno solo le tenebre ad accoglierli, per poi separarli inevitabilmente alla luce del sole e delle apparenze che vanno rispettate

 

“tutto doveva finire prima che la luce del mattino scacciasse le stelle”.

Un rapporto a tempo, dicono, solo per la durata delle riprese del film, ma Leo mente a se stesso quando pensa di poter gestire la situazione e di non essere totalmente soggiogato dal suo Pigmalione, si rende conto che

 

” ormai davanti a Julian non ricordava più come la lingua dovesse muoversi per dire no”.

Penoso dover assistere alla sottomissione di Leo, che pur di rubare qualche briciola di felicità rinuncia alla sua dignità, riducendosi al burattino fra le mani del regista, lui cerca di farsi bastare quel poco che gli viene concesso ma allo stesso modo si rende conto di non essere

“mai salito su una montagna così alta,.ma quella sera non voleva pensare a quanto potesse far male scendere”

 

Un romanzo che solleva il drappo dorato dello star system, rivelando retroscena cupi e dolorosi. Dare in pasto al pubblico quello di cui ha bisogno, sacrificando se stessi in nome del successo.

 

La descrizione delle locations è molto accurata, la caratterizzazione dei personaggi buona; il ritmo narrativo è lento, sofferto, cupo e tutto ciò non mi ha dato un riscontro positivo.

Non posso dire essere un brutto libro, ma personalmente non mi ha entusiasmato.

Per i contenuti a sfondo erotico, la lettura è destinata ad un pubblico adulto.

 

 

 

Anna

firma Claudia

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