Recensione “Come quando ti ho aspettato” di Beatrice P.

 

Sono passati cinque anni da quando Cassandra è volata a Londra, in fuga da una relazione malsana che la stava logorando sin dall’adolescenza. Ora, rientrata in Italia per il matrimonio dell’amica Lali, di quella ragazzina non c’è più traccia: Cassandra è adulta, ed è madre. E, per un crudele gioco del destino, si ritrova faccia a faccia con Mattia Sensini, la persona che le ha letteralmente stravolto l’esistenza e che ora, nonostante gli anni di lontananza, minaccia di farlo di nuovo. È una nuova versione, quella di Mattia, a cui Cassandra non è abituata: il pugile tormentato e fuori controllo è ora un distinto sconosciuto che indossa camicie inamidate. Eppure, sotto le ceneri di quella relazione finita in maniera brusca, arde ancora la fiamma del desiderio: vivo, pulsante e talmente prepotente da attanagliarle lo stomaco e mettere a repentaglio tutto ciò che è faticosamente riuscita a costruire lontano da lui.

 

È da un po’ che non prendo in mano un cartaceo (una blogger avrebbe bisogno di una reggia come abitazione per contenere tutti i libri che legge), e la meraviglia mi ha preso aprendo questo romanzo che l’autrice mi ha regalato in occasione del Fri.
La copertina in primis: (dal Kindle non sono così belle, dai) queste lucine appese, i fiori di un addobbo nuziale campestre in una incantevole “Blue hour”…

Apro la copertina e trovo la dedica, dolcissima come l’autrice, e poi una seconda copertina interna.
Accidenti i Kindle sono comodi, ma quanti dettagli mi sto perdendo?
Parliamo della grana della carta? Finissima… quasi patinata.

– Ora, per favore, vuoi iniziare a parlarci di questo romanzo o dobbiamo sorbirci le tue esperienze sensoriali??

– Ok, ok

Non ho letto il precedente romanzo “Come quando fuori piove” ma dalle altre recensioni lette capisco che questo ne sia uno spin off.
Cassandra, amica di Lali, ritorna in Italia dopo qualche anno passato a Londra, dove ha messo al mondo il bambino avuto dall’ignaro Mattia, fratello di Lali.
Il romanzo è raccontato tutto dalla voce ironica di Cassandra, facendo un passo avanti e indietro nel tempo, espediente che ci consente di approfondire aspetti che ci aiutano a comprendere la situazione attuale.
Quindi, Cassandra torna e rivede in modo inaspettato colui dal quale era fuggita, lui che era riuscito a portarla in paradiso un attimo prima di scagliarla all’inferno. Si ritrova così di nuovo impantanata in una situazione che fa vacillare la serenità duramente conquistata, catapultata indietro nel tempo quando quegli occhi smeraldo, gli stessi di suo figlio, erano capaci di farle tremare l’anima.

Non è più una ragazzina ora, è una donna, una madre, ma la sua sfrontatezza si sbriciola davanti a lui.
Siamo nei giorni che precedono il matrimonio di Lali e Francesco e devo giustamente riconoscere a questa amica di essere ancora più fuori di cozza di Cas. Se in giovane età sono quasi scontati certi atteggiamenti, in età adulta è veramente spassoso vedere quanto queste amiche siano ancora così irriverenti e sfacciatamente divertenti.
Mattia è stato cambiato dal tempo? Mah, l’aria da professionista serioso è bravo a indossarla, così come i suoi completi di buona fattura, ma credo sia solo una buona maschera per nascondere il disperato sentimento che lo lega ancora a Cas. Anche se il brutto carattere, quello no, non l’ha perso, e Cas rimane ancora spiazzata dalle sue maniere odiose.
Insomma, abbiamo a che fare con un gruppo di gente fuori di testa, che non riesce a risolvere i conflitti antichi, comportandosi da idioti sclerati, tanto che un bambino di 4 anni sembra essere quello con più sale in zucca di tutti.
Dialoghi frizzanti, battutine piccati, personaggi adorabili nella loro imperfezione, un segreto da rivelare, una coppia da sposare, tanti rospi da tirare fuori. Romanzo corale assolutamente godibile, tanto che dovrò assolutamente rimediare col primo della serie!
Beatrice sei tanto bella quanto brava ma soprattutto: mi hai fatto schiantare dalle risate ma anche commuovere fino alle lacrime!

Ringrazio pubblicamente il freddo inverno passato dall’autrice in montagna che l’ha spronata a iniziare a scrivere e regalarci dei bei romanzi come questo.

Lettura consigliata ad un pubblico adulto per i contenuti a sfondo sessuale.

 

 

Anna

firma Claudia

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