Quando i dischi non sono solo dischi, ma molto altro: sono persone, viaggi, memorie, mondi interi. Attraverso delle piccole recensioni sentimentali di album più o meno epocali prendono forma i contorni di una generazione e di un momento storico in cui la musica e la sua fruizione avevano un impatto sociale e culturale impensabili al giorno d’oggi. Un progetto sospeso tra narrativa e rock, nato come blog su Instagram, che in questa nuova dimensione diventa quasi romanzo di formazione obliquo e discontinuo. Un racconto del passaggio all’età adulta, tra gioie e perdite, lotte e traguardi raggiunti. Fotografia e testimonianza di quella parte di mondo che trovava la propria strada anche grazie a rumorose epifanie di tre minuti e mezzo.
Un libro diverso, così come le emozioni che scatena, differenti punti di vista, un’ epoca passata.
E’ stata una lettura dal sapore antico, dolce-amore, del tempo passato e trascorso, di vecchi ricordi, di pagine sbiadite, di musica, quella vera, quella fatta con il cuore e non il solito tum-tum.
Diverso libro, diverso approccio, ottima recensione.
Una commedia-dramma, ironia-verità, luoghi dimenticati, sbronze e chiacchiere, un excursus di una generazione attraverso canzoni di band semi-sconosciute in età moderna, ma che descrive appieno paure, speranze di quella generazione che viveva ancora di sogni e fantasia, che riviveva nel testo di una canzone la propria estate appena trascorsa, o l’amore mai dimenticato.
Un libro stupendo, scorrevole ai nostri occhi, quelle cartoline di vita che catturano l’attimo, che vivono emozioni.
Emozioni… quelle pure, quelle disinteressate, quelle vissute “di pancia” senza badare troppo alle conseguenze.
Ho rivissuto un’epoca attraverso testi di poesie-canzoni mai dimenticate, un viaggio emozionale con musiche straordinarie in sottofondo.
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