Review party “The Orion Keepers” di Roberta Fierro

 

Alheka Stairs è di ritorno dalla città-stella di Bellatrix, dove gli abitanti di Orione sono obbligati a frequentare un anno di accademia militare.
Il suo ritorno su Saiph, la stella più povera della costellazione, coincide con il Centenario della nuova Orione, i cui festeggiamenti, si terranno sulla splendida città-stella di Rigel.
Dopo un incontro inaspettato a bordo di una Cadente e la consapevolezza di non poter nascondere ancora per molto i suoi poteri, Alheka giunge a Rigel insieme alla sua famiglia e al suo migliore amico, Deneb.
È proprio qui, tra i vicoli della città, che la ragazza riceve un antico pugnale dalle mani di un vecchio rigeliano e, senza volerlo, si ritrova catapultata in una misteriosa profezia.
Un vecchio diario, un ciondolo che sembra indicare una strada impossibile e un nemico imprevisto, conducono Alheka e Deneb in un luogo remoto della costellazione, dove la leggenda dei Custodi diventa realtà.
Battaglie avvincenti, tradimenti e sentimenti che tolgono il fiato, faranno da sfondo a un legame che va oltre il tempo e lo spazio.
Per salvare Orione da una minaccia incombente, Alheka dovrà scendere a patti con il suo destino e rimettere insieme i pezzi di un’antica arma, con l’aiuto del suo migliore amico e dell’ultimo Custode.
Ma questo basterà a donare un futuro alla costellazione o le stelle danzeranno nei cieli per l’ultima volta?

 

Ennesimo bellissimo romanzo di una delle mie autrici preferite!

Questa ragazza sa scrivere e, per fortuna, lo fa! Ogni volta che la Fierro scrive qualcosa, mi ritrovo in prima a fila a bramarne l’uscita. E con questo ultimo fantasy, non ha fatto altro che annoverarsi ancora e ancora nella mia top 5!

 

“Stiamo sempre a notare le differenze, mai quello che ci accomuna” è una delle frasi che mi ha detto Roberta, mentre scleravo dopo aver finito di leggere il romanzo. Questa frase mi ha fatto ulteriormente riflettere sulla morale del libro e su quello che la Fierro ci ha voluto dire: tutti creano Orione, la diversità non ha senso si esistere e nessuno è superiore all’altro. Semplicemente, ognuno ha il proprio ruolo e ciascuno dovrebbe dare il meglio di sé a seconda delle proprie potenzialità (nel caso del romanzo, a seconda dei propri poteri). Il tutto serve a creare un posto da poter chiamare casa, per dare modo a TUTTI di vivere e non solo di sopravvivere.

 

Quando penso ai vari personaggi, non posso che tenere sul piedistallo Nekkar: lui rappresenta la forza dell’amore, la consapevolezza della bontà che c’è nel mondo e in noi stessi. Lui è sacrificio, coscienza e bellezza. Lui è colui a cui ci possiamo aggrappare per credere di più in noi stessi.

Alheka, la protagonista, rappresenta la convivenza tra luce e buio, la lotta tra le due parti. Riuscirà a scegliere la luce, a far primeggiare il bene comune a discapito del suo dolore? Questa ragazza è nata e cresciuta avvolta dall’amore della famiglia, per poi trovarsi costretta a subire angherie e malvagità varie, finché non si è scoperto il suo potenziale. Avvicinatasi a personaggi di dubbia sincerità, riuscirà a salvarsi dalla trappola? Lei è un personaggio forte, vitale, una giovane donna coraggiosa, caparbia, da ammirare.

 

Deneb, migliore amico e ombra di Alheka sin dalla giovane età, è un ragazzo gentile, un amico sincero, uno che sacrificherebbe se stesso per lei e la sua famiglia. Nonostante abbia perso la sua famiglia di origine da piccolissimo, è riuscito ad uscirne vincitore e a superare le varie brutture della vita.

 

Mi è piaciuta molto la raffigurazione della figura maschile: i protagonisti sono animi gentili, nobili e sinceri che, nonostante gli errori, imparano da essi e si rimettono in piedi dimostrando il loro valore. Le figure a cui faccio riferimento sono Nekkar, Deneb e Altair, il padre di Alheka. Ognuno di loro accetta e rispetta la ragazza e le sue scelte.

Menzione speciale per Altair: un personaggio meraviglioso che esce dalle pagine, nonostante non sia troppo presente.

 

Arrivata alla fine, subito prima dell’epilogo, mi sono detta che, stavolta, la Fierro non era riuscita a farmi piangere come al suo solito, poi ho letto la lettera. E non dico altro.

 

Volete leggere un fantasy coinvolgente, profondo, emozionante, adrenalinico, che si fa leggere con estrema facilità e velocità? Allora leggete “The Orion Keepers” di Roberta Fierro.

 

 

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