Recensione “Aftermath: Dopo il disastro (Vino & Veritas Vol. 5)” di L.A. Witt

 

Brent Weyland era l’anima della festa prima che un grave incidente mettesse fine alla sua carriera da giocatore di hockey. Ora si è ritirato a vivere da solo in una casa in riva al lago e cerca di dare un senso a una vita e a un corpo che sembrano non appartenergli più.

Jon Norquist era felicemente sposato. Adesso è un padre single sulla quarantina che tenta di capire cosa accadrà in futuro. Nel frattempo, riversa il suo dolore e il rimpianto nei testi delle canzoni che interpreta per gli avventori del wine bar dove canta un paio di sere alla settimana.

Quando un amico trascina Brent fuori casa per una serata a base di vino e musica, lo immette sullo stesso percorso di Jon. L’attrazione è istantanea. Jon dà al corpo martoriato di Brent delle ripetizioni più che necessarie riguardo al piacere. E Brent ricambia donandogli un motivo per sorridere di nuovo.

Diversi motivi, in realtà. Nessuno dei due uomini vuole qualcosa di serio, ma l’amore ha il vizio di farsi vivo, che sia il benvenuto o meno. Per quanto si sforzino, i due non possono evitare di provare dei sentimenti reciproci, anche se la vita continua a metterli alla prova.

Tutti e due, però, hanno un fardello emotivo da gestire e una sofferenza da superare, e se non riusciranno a lasciarsi alle spalle il passato, potrebbero perdersi un futuro fantastico.

 

Quinto volume di una serie di sette libri, tutti autoconclusivi.

Non ho letto tutta la serie, spero di riuscire a mettermi al passo, ma le storie sono tutte perlopiù romantiche e ironiche, un vero spasso, ma in questo volume il dolore è la base della narrazione.

Non si ha percezione dell’amore inizialmente, è semplice avventura, qualcosa per passare il tempo e svagarsi, un sentimento che non deve essere ricambiato e mai deve suscitare emozioni, il cuore non è menzionato, sentimenti sono taboo, e così si va avanti fino a quando quel semplice vedersi diventa qualcosa per cui lottare e affrontare la giornata.

Due protagonisti con un percorso non di certo facile, Brebt è un ex giocatore di Hockey alle prese con un infortunio che ne ha decretato l’uscita di scena in maniera plateale, e Jon un padre single e divorziato alle prese invece con la custodia del figlio e il suo diritto di essere padre.

I protagonisti sono amati per le loro fragilità, per le loro insicurezze, per il loro esserci e mettersi in gioco nonostante tutto, le problematiche affrontate sono tante, complesse e non di facile lettura eppure il loro carisma, il loro temperamento e il loro spingersi oltre hanno reso tutto più umano, più credibile.

Delicato, questo è l’aggettivo che credo racchiuda tutto il romanzo.

Giovanni

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