Guinevere “Gwinny” Tuffel, ex attrice in pensione, scopre improvvisamente di essere al verde: la consistente eredità lasciatale da suo padre si è esaurita, a lei non resta che vendere la grande casa di famiglia e cercare un modo per guadagnarsi da vivere. Ma cosa potrebbe mai fare un’anziana diva del cinema ormai dimenticata da tutti? Il matrimonio dell’amica Tina con il facoltoso imprenditore Remington De Lucia offre a Gwinny la possibilità di prendersi una pausa dai problemi finanziari e rilassarsi in una stupenda villa. O almeno, così pensava: infatti, poco prima della cerimonia, lo sposo viene assassinato. E non è tutto: la polizia concentra i suoi sospetti proprio sulla povera Tina. Forte della sua passione per i puzzle e decisa a dimostrare l’innocenza dell’amica, Gwinny comincia a indagare tra i vari invitati riuniti nella dimora di campagna. E non sarà sola: a farle compagnia e ad aiutarla nelle indagini ci saranno anche Fede e Spera, i due cani saluki che Tina ha ricevuto in regalo dalla futura cognata e di cui, adesso, Gwinny deve prendersi cura…
Amo i romance, sono prettamente nelle mie corde e coerenti con il mio spirito ma ogni tanto ho bisogno di evadere dal troppo amore e passione, così mi accingo a sperimentare vari genere e il giallo leggero e ironico ultimamente “mi garba”.
Questo è il terzo – penso – che leggo e mi diverto a trovare il colpevole tra indagini strambe e investigatori improvvisati.
E’ piacevole, colorato, frizzante, anche se la suspense del genere non è stata creata ad hoc.
Mi sono divertita con Gwinny e le sue buffe ipotesi.
E vogliamo parlare dei cani che con il loro “fiuto” hanno trovato il vero assassino?
Non è di certo un libro per veri intenditori ma si lascia leggere e l’adrenalina della ricerca è sostituita da ironia e freschezza.
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