Recensione “Ti prego lasciati odiare” di Anna Premoli

 

A capo di due team nella stessa banca d’affari londinese, tra di loro è da sempre scontro aperto. Non si sopportano e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente.
E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di Londra e le sue “frequentazioni” non passano mai inosservate: basta un’innocente serata trascorsa in un ristorante per farli finire sulla pagina gossip di un noto quotidiano inglese. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con la collega hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco!

 

Back to the origins. Dopo aver letto gli ultimi due romanzi dell’autrice, ho voluto comprendere le basi dalle quali è partita poiché uno scrittore può subire col tempo un’evoluzione (o un’involuzione in tanti casi).

Ho sentito parlare così bene di Anna Premoli da una collega del blog da voler leggere anche io gli ultimi romanzi che ha scritto ma, purtroppo per me, la direzione presa recentemente dall’autrice si è discostata da quella originaria e quindi non ne sono stata totalmente conquistata. Ho voluto leggere il suo primo romanzo per pura curiosità.

Non amo particolarmente le storie in cui i protagonisti si trovano in ambito finanziario/economico/fiscale quindi ho storto il naso ai primi capitoli quando ho visto che i personaggi lavoravano in una banca d’affari (lo so c’è scritto nella trama ma una volta acquisito il titolo non ci faccio più riferimento), poi, con il passare delle pagine il ritmo mi ha stuzzicata…

 

Jenny è un’avvocata fiscalista, Ian un consulente finanziario, lavorano entrambi nella stessa banca d’affari a Londra e non si sopportano a causa di una promozione agognata da entrambi. Sono scattate scaramucce e battibecchi fino a un pugno sul naso che li ha resi incompatibili a lavorare nello stesso team finché, anni dopo, un facoltoso cliente pretende la presenza dei due più brillanti consulenti per seguire il suo caso e devono necessariamente siglare una tregua.
Lei è appena uscita dall’ennesima relazione fallimentare, lui è il conte di Langley, un nobile che, inspiegabilmente, si abbassa a faticare come la plebe. Ed è straordinariamente bello. Affascinante. Insistente. Irresistibile!

Jenny vuole tenere alta la spada sul suo onore; ben conscia che corpo e cuore la stanno tradendo, almeno con la forza di volontà vuole opporsi strenuamente a cedere alle avances dei più begli occhi blu mai visti in vita sua. Già suo fratello aveva avuto un’infelice esperienza con una ragazza dell’alta società, quindi ha fatto suo il concetto

 

“Quando due mondi troppo diversi si scontrano, in genere non finisce mai bene”.

 

Con l’avanzare del libro diventa evidente proprio a tutti che Jenny sta lottando contro i mulini a vento e tende a diventare fin troppo inflessibile, al limite dell’odioso. Le sue amiche, il suo assistente e addirittura la sua famiglia vedono quello che lei si ostina a rifiutare

 

“Non sono caduta, al massimo sono inciampata per sbaglio”.

 

Così assistiamo a una divertente commedia nella quale l’impenitente scapolo d’oro, abituato a circondarsi di modelle e rampolle, si perde dietro alla grinta di questa donna che non è più una ragazzina. Attacchi ai quali si cede ma non troppo, le sicurezze vengono meno a una lentezza estenuante e la consapevolezza arriva quando ormai rischia di essere troppo tardi.

 

“Non puoi continuare in questo modo, evitando di metterti in gioco. Prima o poi ti tocca rischiare di innamorarti sul serio”.

 

Pov singolo di Jenny, ritmo accattivante, dialoghi frizzanti, personaggi che sanno il fatto loro, una situazione che si tira come un elastico senza poter capire quali danni potrà fare una volta strappato. Potrà essere stato il primo romanzo di questa autrice, ma l’ho trovato veramente carino e godibile, un chick lit di tutto rispetto.

 

 

 

Anna

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