Recensione “NOAK. Vortex series. Vol. 4” di Lorella Diamante

 

«Sei stato il primo amico che io abbia mai avuto, e non potrai mai essere niente più di questo.»
Quattordici anni.
Sono trascorsi quattordici anni dall’ultima volta che ho visto il mio migliore amico.
Solo che il suo nome adesso è un altro, la sua voce è un’altra, il suo aspetto non è quello che ricordo.
Ma neanch’io sono lo stesso che ricorda lui, e vorrei che non fosse così. Che fosse facile come lo era allora.
Perché il mio corpo adesso lo desidera.
La mia mente non è capace di combattere l’istinto.
Il mio cuore batte troppo forte quando mi è vicino.
E non posso permettermelo.
Sono Noak Hedman, il batterista dei Vortex, e non posso commettere due volte lo stesso errore.
Innamorarmi di un uomo.

 

Quarto volume della Vortex series, sempre autoconclusivo, che ci narra le vicende di Noak, il batterista dei Vortex, nonché fratello di Milo.

Noak è un gran bel personaggio e non solo per la stazza e i tatuaggi. Ha carattere e ha cuore. Da sempre. Ma non ha ancora trovato la giusta quadratura della sua vita.

Durante un concerto a Parigi, dopo ben quattordici anni, incontra Cailean, ora detto Kay, un ragazzo che aveva conosciuto a Edimburgo ai tempi della scuola.

Kay sembra molto cambiato e non solo fisicamente. Il suo sorriso è spento e anche falso, può mentire al mondo ma non a Noak che lo conosce bene e ancora gli sa leggere dentro. Qualcosa gli ha devastato l’anima e veder soffrire una persona a cui si è voluto bene è davvero doloroso.

Due anime solitarie e ferite che la vita ha spesso preso a bastonate ma che insieme possono trovare pace e incastrarsi alla perfezione. Basta volerlo. Non sempre però è possibile.

Per le amanti di questa serie e di questa rock band un capitolo da non perdere. Consigliato!!!

 

 

 

chiara cipolla

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