Ciao Helen, ti ringrazio moltissimo per la disponibilità a questa intervista “in differita”, spero che le domande che ti farò possano essere uno spunto per attirare l’attenzione dei lettori/lettrici italiani/e sui tuoi libri:
Intanto, per chiunque legga, vorrei chiarire che Helen pubblica i suoi libri sia con il nome di Helen Juliet (pubblicati da QuixoteEdizioni) sia come HJ Welch (tradotti da Mary Vitrano).
In questo caso mi piacerebbe fare qualche domanda a “entrambe”, iniziando però con HJ Welch, visto che l’ultima uscita “Gioie da little” è il terzo volume della serie “I Daddy di Paddle Creek” che hai pubblicato con questo nome.
Quindi, ecco qualche domanda su Daddy Ruben e il suo little/boy Xander e su questa serie:
- Come nasce l’idea di una serie che ha come base il kink del gioco di ruolo Daddy/boy in tutte le sue forme?
Beh, ho avuto in mente l’idea di due Daddy e un boy per un po’, poi ho pensato a due atleti e un nerd. Mi sono ricordata di un cartone animato che avevo visto in cui un atleta e un lavativo litigano affinché un nerd gli faccia da tutor/diventi il loro ragazzo, quindi è così che Seth e Marty sono diventati rivali. A quel punto avevo scritto della relazione Daddy/boy già in un paio di libri, così ho capito che questa serie avrebbe potuto essere un modo divertente per esplorare diversi kink in ogni libro!
- Questo è il primo volume che ha forte age play, manca ancora però un volume che descriva l’ABDL, come mai hai deciso di non inserirlo come dinamica tra Xander e Ruben? Lo farai più avanti o è un tuo limite?
È una dinamica in cui devo ancora trovare la mia strada. È possibile che la esplori in futuro, però.
- Come mai hai scelto di ambientare questa serie, che ha un tema particolare e di solito accostato a figure più adulte, in un college?
Dopo gli atleti del primo libro, i personaggi dei successivi due volumi sono spuntati nella mia testa in un lampo, ed erano tutti legati al college, perciò mi è sembrato un luogo naturale al quale ancorare la serie. Adoro scrivere delle piccole città, ma il college offriva un’aria diversa pur rimanendo in quel genere.
- Una domanda che mi piace fare sempre, hai usato prestavolto per descrivere Ruben, Xander o altri protagonisti di questa serie?
Adoro scegliere i modelli delle mie copertine, quindi spesso loro influenzano pesantemente la fisicità di quei personaggi. La maggior parte del tempo ho solo vibrazioni per i miei ragazzi, però!
- So che come Helen ti piace molto pubblicare storie legate alle fiabe/favole, dei retelling insomma, da dove nasce il tuo amore per questo genere?
Sono passata al self-publishing dopo circa 15 anni nella fanfiction. Penso di provare la stessa emozione nel riadattare le fiabe di quella che provavo con le fanfiction. È così divertente prendere personaggi, storie e tutti gli altri dettagli che le persone conosconoe metterci un tocco moderno, britannico e MM.
- Collegandomi alla domanda di prima qual è la tua favola preferita?
Mhm, forse la Bella e la Bestia, che è stato uno dei miei primi adattamenti (in italiano è Una spina nel fianco) nonché uno dei miei preferiti tra quelli che ho scritto. Amo anche La Sirenetta, ma quella non l’ho ancora riscritta! Penso di essere in attesa dell’ispirazione perfetta per renderle giustizia.
- Quale dei tuoi libri di questo genere è stato il tuo preferito da scrivere?
Anche se adoro Una spina nel fianco, dovrei dire Golden, il mio adattamento di Riccioli d’oro. Ero così entusiasta di scrivere quel libro che ho finito la prima bozza in soli otto giorni!
- Su cosa stai lavorando in questo periodo? Puoi farci qualche spoiler?
Sto scrivendo il mio libro per la serie Daddy For Summer (Arlo – in uscita in inglese). È un progetto di gruppo ed è ambientato nello stesso mondo del mio libro della serie Daddy For Christmas (Jalen& Colby – sempre in inglese). Dopodiché…ho intenzione di iniziare qualcosa di NUOVO! Sono MOLTO eccitata!
- Quale pensi che sarà la prossima pubblicazione in Italia? Seguirà la serie Daddy o entreremo di nuovo nel mondo delle favole?
A dirla tutta non ne sono sicura, ma la Quixote Edizioni ha i diritti per altre tre delle mie fiabe, quindi le vedrete sicuramente nel prossimo anno o due. E io e Mary ci faremo strada lentamente attraverso tutti i libri dei Daddy di Paddle Creek, promesso!
- Probabilmente non lo ricordi ma noi ci siamo conosciute al Rare, la mia domanda è, oltre che sapere se ti è piaciuta l’Italia, ci rivedremo di nuovo magari proprio a un altro Rare?
HO AMATO l’Italia! Da morire! È stata la mia prima visita. Sono così felice che il RARE si sia tenuto a Firenze, perché ho avuto modo di esplorare la città per qualche giorno. Ma il mio volo in realtà partiva da Milano, così ho soggiornato anche lì per un paio di giorni. In questo modo ho visto due città abbastanza diverse, ma ugualmente sorprendenti! I RARE sono fantastici e ho intenzione di partecipare a molti altri in futuro, quindi non vedo l’ora di rivederti presto!
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