Recensione “Le parole che avrei voluto dirti” di Laura Nowlin

 

Finn ha sempre amato Autumn. Per lui non è soltanto una vicina di casa o la figlia della migliore amica della madre. Lei è tutto il suo mondo. Tuttavia, non è la sua ragazza: quella è Sylvie, e Finn non vuole ferire i suoi sentimenti, perciò non può confessare ciò che prova davvero. D’altro canto, Autumn gli ha già fatto capire che lo considera solo un amico e pare non rendersi conto che Finn è innamorato di lei. Ciò che entrambi ignorano è che il destino sta per giocare loro un tiro mancino. Nel frattempo, anche Jack osserva impotente Finn, il suo migliore amico, e Autumn, e, dopo qualche tentennamento iniziale, non riesce a credere che non siano una coppia. Tra parole non dette e segreti non rivelati, basta un attimo per ritrovarsi col cuore spezzato per sempre. La soluzione? Trovare il coraggio di aggrapparsi all’amore e urlarlo con tutto il fiato che si ha in gola, sperando che non sia troppo tardi…

 

Pov alternati per altrettanti parti del romanzo: tre pov, tre parti. Finn, Autumn e Jack, personaggi incatenati tra loro, legati da sentimenti semplici e genuini: amore e amicizia.

Commovente e avvincente.

Ho iniziato a capire dove volesse arrivare l’autrice a poco più del 30% del libro, le lacrime scendevano copiose e libere, lasciando quel vuoto, quello sconforto e solitudine strazianti.

Rimpianti e rimorsi fanno da padroni nel romanzo, parole non dette, quelle che sono rimaste semplicemente pensieri, desideri e sogni di notti infinite a cercare un semplice perchè.

Finn lascerà il vuoto intorno a lui e i sentimenti rimarranno a volteggiare in cerca di un cuore capace di contenerli, emozioni non svelate, ricordi destinati a sbiadire.

Jack sarà il personaggio capace di spiegare, colui che dall’esterno vivrà la storia, colui che sa, che deve parlare e che rimarrà un po’ defilato fino all’epilogo.

Lo stato d’animo che primeggia nel libro è quello cupo, triste, malinconico, alternato a qualche sporadico ricordo felice o alla voglia di amare.

Mi ha lasciato il sapore aspro delle lacrime e dei ricordi, del lutto da elaborare e da accettare e il ricordo piacevole di un amore capace di arrivare in alto, dove tutto è possibile.

 

Anna

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *