Buongiorno Laura e benvenuta nel nostro salottino virtuale delle interviste.
Non sarò mai abbastanza grata al nostro blog per avermi affidato la lettura de “La tredicesima strega”, è stato tramite quello che ho potuto scoprire la tua scrittura e diventare una delle tue fan più sfegatate.
– Devi sapere che il fantasy non era proprio nelle mie corde eppure il tuo stile mi ha catturato subito. Quale è la tua ricetta magica?
Prima di tutto, grazie per questo spazio! Finisco di fare la ruota come un pavone e arrivo!
Sono super orgogliosa quando posso piazzare una bandierina “Convertito al fantasy” e, devo dire, mi capita spesso. Penso che la ricetta segreta dei miei romanzi sia prendere storie d’amore e personaggi estremamente reali, inserendoli in un contesto fantastico che al posto di far passare in secondo piano la storia d’amore la arricchisce con nuove dinamiche.
– Lo spicy è una componente fondamentale nei tuoi racconti e mi sono resa conto che arriva sempre intorno al 70% del romanzo. Ma ti metti un promemoria o è casuale?
Effettivamente credo di aver scritto un solo libro dove la componente spicy intesa come “consumazione” arriva dopo poche pagine, preferisco costruire la tensione erotica un po’ alla volta, così che, quando si arriva al “dunque”, l’impulso è quello di festeggiare con tanto di coriandoli.
– In una recensione ho affermato che se ci fosse il ministero per la creazione dell’uomo perfetto, tu avresti dovuto averne la poltrona! Ed effettivamente tutti i tuoi personaggi maschili sono spettacolari. Hai una sola fonte di ispirazione o attingi un po’ qui e là?
Ehm… aspetta che trovo una risposta diplomatica. “Gli uomini mi sono sempre piaciuti” mi suona un po’ male.
Non ho una fonte di ispirazione sola. Diciamo che cerco di creare i miei personaggi maschili in maniera che siano il più reali possibili, difetti inclusi, e per farlo parto attribuendogli chiare caratteristiche psicologiche, perfino un segno zodiacale. Seth per fare un esempio è uno Scorpione e Zarek un Toro. Zante, l’Alchimista Oscuro, Capricorno. Farcisco tutto con abbondanti dosi di figaggine e il gioco è fatto.
– La tua saga de “Le streghe di Villacorta” è stata la più longeva, è chiusa definitivamente o sei aperta a nuovi sviluppi?
La serie “Le Streghe di Villacorta” è ufficialmente chiusa, ma ho in mente di creare altre storie ambientate nello stesso mondo magico, una nuova serie collegata ma indipendente, che avrà come protagonisti personaggi vicini a Villacorta.
– Hai bazzicato con le tue storie nel passato, nel presente e ora con l’ultima tua serie “Stars and Sand” ti ha fatto esplorare il futuro con un genere distopico, dove ti sei sentita più a tuo agio a collocare le tue trame?
Quando scrivo qualcosa mi ci trovo sempre a mio agio. Nel senso, l’ambientazione l’ho scelta io, quindi per forza di cose ci sguazzo. Alcune ambientazioni però richiedono più studio di altre, soprattutto quando si va nello storico. Il romanzo per cui ho dovuto fare più lavoro di ricerca è stato “Contratto infernale” ambientato sul finire del 1800 nel Far West.
-Hai lanciato un bellissimo progetto per i nuovi talenti, che potranno scatenare la loro fantasia partendo dalla base della Stars and Sand. Come sta andando?
https://libreriarosa.com/2024/08/16/a-a-a-scrittori-cercarsi/
È passato davvero poco dall’apertura del bando e ho già ricevuto molti racconti. Non mi aspettavo un simile riscontro quando ho offerto ai miei lettori la possibilità di prendere in prestito i miei personaggi e creare dei racconti loro sulla Stars and Sand. Bisogna solo aspettare il 31 dicembre per individuare i vincitori.
– È un periodo pregno di successi dal punto di vista professionale e personale, stai già lavorando a qualcosa di nuovo o ti godi il meritato riposo?
Ho già due progetti che stanno per vedere la luce e il primo sarà in collaborazione con un’autrice che stimo moltissimo. Piccolo spoiler: la mitologia tornerà tra le pagine di un mio libro!
Grazie Laura per averci regalato un po’ del tuo tempo e ti attendiamo con i tuoi nuovi lavori!
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