Review Tour “Un Nome Un Destino” di Laura Parise

Elisabetta Rossi detta Sissi è figlia di una milanese grande appassionata dell’imperatrice Sissi.

Franz Joseph Bauer è figlio di un’austriaca anch’ella grande appassionata dell’imperatrice Sissi. 

Una coincidenza o c’è lo zampino del destino quando i due s’incontrano per caso nel parco del castello di Schönbrunn, proprio il maniero dove la famosa coppia imperiale aveva vissuto?

Sarà proprio vero che i due Franz e Sissi dei giorni nostri sono destinati a vivere una storia d’amore come i loro omonimi e come sognano le loro rispettive madri?

Sembrerebbe di no perché qualcosa nella loro giovane relazione va storto proprio mentre i due stanno facendo i primi passi verso una convivenza in quel di Vienna.

E così, con il cuore in frantumi, entrambi annaspano cercando di ritrovare un senso alla loro vita aiutati e sopportati da parenti e amici.

Eppure… due anni dopo Melissa, la sorella di madre differente di Sissi, ha l’occasione di far celebrare il suo matrimonio nel castello di Schönbrunn. 

Che guaio! Sissi non ne vuole neppure sentire parlare. Un matrimonio a Vienna e per giunta il giorno di Natale! Lei a Vienna non vuole più metterci piede ma come può a dire di no alla sua sorellina? 

Ci prova con tutte le sue forze, ma alla fine deve capitolare.

E il destino, ancora una volta, decide di mescolare le carte e di tirar fuori dal cilindro una grande sorpresa. 

Il matrimonio di Melissa regalerà anche a Sissi un po’ di felicità?

Ho visitato Vienna la scorsa estate e con Sissi, la protagonista, ho potuto ripercorrere il tour fatto.

Non ho amato particolarmente l’inizio che sembra una favola: lei che vuole vivere il sogno di andare a Vienna e si scontra con un ragazzo che, casualmente, si chiama  Franz; un sentimento che li travolge entrambi al primo sguardo, una storia d’amore che sembra già scritta e con l’epilogo pronto… Invece tutto cambia.

Il pov alternato agevola la lettura e capire i pensieri di entrambi in certe situazioni, è stato abbastanza utile.

Ho amato Franz, un po’ meno Sissi, troppo avventata e immatura per i miei gusti.

L’epilogo non è proprio scontato e la sorella di lei ha dato un valore aggiunto al romanzo.

Perfetta la descrizione degli ambienti, ripeto, essendoci stata da poco avevo ancora tutto nella memoria: le passeggiate al parco, i ristoranti e i piatti tipici, il castello di Schonbrunn, piazze e vicoli che mi sono rimasti nel cuore.

La storia partita in sordina si trasformerà da “fiaba scontata con il vissero felici e contenti” a “romanzo con un finale che ci ha fatto penare e non poco”.

Ripresa in calcio d’angolo l’autrice ci regala emozioni genuine e semplici, ha completato e dato voce ai protagonisti, già conosciuti nella novella natalizia “Chi si sposa a Natale?”, con una storia diretta, semplice, lineare: una sorta di favola moderna.