Recensione “Una stretta al cuore” di Jp Sayle

Possono due uomini, che non sono mai stati veramente onesti su ciò che vogliono, trovare l’amore sulle spiagge del Sorrento e tutto ciò che i loro cuori desiderano?
L’esperienza di Patrick Holmes nell’uso dell’app Cuffd lo ha reso diffidente nel mettersi in gioco, finché non riceve un messaggio sull’app che gli fa cambiare idea. Akker è tutto ciò che Patrick ha sognato, con un solo problema: vive in Italia mentre Patrick è a Londra. Cuffd sembra avere la risposta quando offre la possibilità di vincere una vacanza pagata nell’hotel in cui lavora Akker. Contro ogni previsione, Patrick vince la vacanza, ma Akker sarà felice o deluso quando finalmente si incontreranno faccia a faccia?
La vita di Akker Carlson ha preso una piega inaspettata. Suo padre vuole che sia lui a rilevare l’attività alberghiera di famiglia e, mentre è ancora scosso da questa notizia bomba, incontra un ragazzo che cattura tutta la sua attenzione, cosa che non gli accadeva da molto tempo. Akker usa i suoi contatti con Cuffd per escogitare un piano per portare Patrick in Italia. La sua astuzia gli si ritorcerà contro quando una vecchia fiamma di Patrick si presenterà durante la stessa vacanza? Lo scoprirà presto.

Una stretta al cuore fa parte della serie multiautore Destination Daddies Season Two. Una storia con un daddy che imparerà che a volte anche i suoi desideri più profondi sono ancora in attesa di essere esplorati e un sottomesso che ha bisogno del permesso di lasciarsi andare.

 

Hi readers Sale e Pepe,

Oggi vi parlo del libro “Una stretta al cuore” di JP Sayle.

Prima di iniziare a parlare di Patrick e Akker vorrei presentarvi un po’ JP Sayle, autrice che anch’io ho scoperto solo grazie a questo libro.

Jayne, o JP, si definisce un’eccentrica amante dei dolci con una passione per le parole di ogni tipo, vive nell’Isola di Man, un piccolo posto nel mare d’Irlanda, che sembra magico ed è da lì che legge e scrive.

Una stretta al cuore fa parte della serie multiautore DestinationDaddies Season Two (che ovviamente spero di leggere tutta), è una storia con un daddy, Akker, che imparerà che anche i suoi desideri più profondi sono giusti e in attesa di essere esplorati e un little, Patrick/Patty, che ha bisogno di lasciarsi andare e vivere pienamente ciò che è e vuole.

La storia di Akker e Patrick ha come focus principale quello di trovare “l’anima gemella”, ovvero quella persona che, per carattere, personalità, identità, modi di fare e, in questo caso, anche kink, è perfettamente compatibile con se stessi.

“Il problema, se di problema si trattava, era che Patrick era tutto ciò che Akker aveva sempre desiderato, avvolto in un pacchetto di perfezione che gli calzava a pennello.”

Akker e Patrick lo sono sin da subito, un incontro/scontro e soprattutto qualche aiutino dietro le quinte spingerà i due a conoscersi sempre meglio e scoprire che la chimica tra loro non esiste solo attraverso uno schermo, ma anche di presenza.

Ho trovato una storia estremamente dolce, con un equilibrio tra parte romance e kink.

O meglio, la loro relazione kink, per quanto sia particolare (tra un momento ve ne parlerò) è talmente tanto naturale che la vivono sin da subito come lifestyle e non solo come una cosa momentanea, cosa che mi capita di leggere nella maggioranza dei casi.

“«Potrei fare il little quando sei nell’altro ufficio?» «Se è quello che vuoi. Puoi essere quello che vuoi, ovunque noi siamo.» Akker sottolineò quest’ultimo punto prima di baciarlo dolcemente. «Sei il mio dolce ragazzo, tutto ciò che voglio è che tu sia felice.»”

Ora, come sapete, ci sono varie sfumature di daddy kink, Patrick e Akker, praticano quello che viene chiamato ABDL, regressione all’età infantile e giochi che coinvolgono anche i pannolini.

Non è propriamente qualcosa di cui molti, compresa me, leggono con facilità, ci vuole una mente parecchio aperta.

Io ci riesco, ma non rientra nelle mie preferenze, per cui, qui che è molto presente, ho dovuto essere piuttosto “distaccata” in certi momenti.

Non mi ha dato fastidio, ma non è comunque stato semplice.

Detto questo, con i disclaimer fatti, vorrei comunque consigliare la lettura, particolare, certo, ma veramente dolcissima.

 

Dani

 

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