Recensione “Powerless – Potere e inganno Vol.1” di Lauren Roberts

 

Combattenti straordinari, eccezionali e forti, solo gli Eletti sono degni del reame di Ilya. Da decenni possiedono poteri inimmaginabili, che hanno acquisito dopo essere sopravvissuti alla Peste. Gli altri, gli Ordinari, sono solo un incomodo. Quando questi ultimi vengono messi al bando da un decreto reale che dichiara l’assenza di abilità prodigiose un crimine, Paedyn Gray si trasforma in una fuorilegge e in una ladra per necessità. Sopravvivere nei bassifondi da Ordinaria non è per nulla semplice, ma Paedyn sa il fatto suo: sin da bambina, è sempre stata una grande osservatrice, grazie agli insegnamenti del padre. Perciò si finge un’Eletta per sopravvivere e tenersi fuori dai guai. Più facile a dirsi che a farsi. Un giorno, per caso, Paedyn salva uno dei principi di Ilya ed è costretta a partecipare al Torneo di Epurazione: una competizione brutale nella quale gli Eletti sfoggiano le loro capacità, proprio ciò che manca a Paedyn. Qualora riuscisse a uscirne viva, come potrà celare la verità al principe di cui si è innamorata?

 

 

Per la Peste che romanzo!
Adrenalina sin dalle prime righe, personaggi forti, indomiti e pure parecchio fighi.

La Peste ha sconvolto la vita nel regno di Ilya portando morte ma anche mutazioni ai sopravvissuti, gli Eletti, dotandoli di poteri sovrannaturali, ma c’è anche una parte di loro, gli Ordinari, che non ha ricevuto i “doni”.
Pae è una di questi e, purtroppo, gli ordinari hanno una condanna a morte che pende sulle loro teste obbligandoli a vivere nell’ombra. Il padre, pur di salvarla, inventa per lei un dono fittizio e atipico: fingendo di essere una Psichica la ragazza simula di leggere le emozioni delle persone per svelarne il trascorso, ma questo “potere” è solo frutto dell’osservazione e deduzione per le quali si è allenata a lungo.

 

“Nascondi i sentimenti, nascondi la paura, ma soprattutto nasconditi dietro una facciata. Nessuno deve sapere Paedy.”

 

Al potere vi è una famiglia reale spietata, il principe Kai è un Detentore, riesce a percepire e usare le abilità degli altri, il suo compito è di stanare gli Ordinari ed eliminarli. In futuro diventerà l’Esecutore del fratello Kitt quando quest’ultimo salirà al trono.

Quando il padre di Pae viene ucciso dalla corona, la ragazza inizia a sopravvivere per le strade di Loot Alley diventando una ladruncola agile e veloce, con un’unica amica Adena, una sarta dalle mani d’oro.

Il primo incontro fra Pae e Kai avviene in un vicolo di Loot Alley, lei lo deruberà dapprima per poi salvargli la vita e, in cambio, riceverà la “ricompensa” di poter partecipare al Torneo di epurazione, una sfida all’ultimo sangue che si svolge periodicamente nel regno.

L’attrazione fra i due è immediata, lo scambio di sguardi li folgorerà, per lei sarà come guardare una tempesta per lui come annegare nell’oceano, grigio nel blu

“come se il ghiaccio incontrasse il fuoco più caldo”

 

Così Pae si troverà dalla strada al Palazzo reale, dovendo barcamenarsi sia con le regole di corte che cercando di sopravvivere durante le prove del Torneo con le sue sole forze, circondata da eletti dai poteri più disparati.

 

Cosa mi è piaciuto di questo romanzo? Il ritmo sempre sostenuto, i personaggi forti e affascinanti, il fatto che una ragazza come Pae, dura nei modi e nelle parole, sia riuscita a incantare non solo uno ma entrambi i principi, due fratelli affascinanti ma molto diversi fra loro: Kai forte e spietato, che farà sfoggio di un inaspettato animo da gentiluomo, mentre l’erede al trono Kitt, più dolce e romantico, coinvolgerà la ragazza con i suoi modi cortesi.

Le interazioni fra i personaggi sono deliziose, mentre con Kitt ci sarà dolcezza e serenità, con Kae prevarranno la sfida, il confronto e un’attrazione irresistibile.
Gli amanti dello spicy rimarranno forse delusi, non ve ne è traccia, ma le palpitazioni non mancheranno. La storia viene interrotta dopo un evento che sconvolgerà le vite di tutti, cambiando posizioni, giochi e sentimenti; nel secondo volume, in uscita a breve, vedremo probabilmente anche un cambio di toni. Nemmeno a dirlo, non vedo l’ora di leggerlo!
Cosa non mi è piaciuto? Sbirciando le recensioni anche del testo in lingua originale, ho letto molte critiche sull’editing e posso confermare che anche la copia in italiano è piena zeppa di refusi, un vero peccato, per questo motivo non posso dare un punteggio pieno.

Anna

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