Recensione “Manuale d’Amore per Draghi” del Collettivo Agapornis

Cosa fareste se i draghi popolassero davvero il mondo e se aveste a disposizione un Manuale che al suo interno racchiude tanti segreti sulla loro specie quanti sui loro “rituali di accoppiamento”?
È da questa domanda che è nato #MAD ovvero Manuale d’Amore per Draghi.
Quindi? La copertina di uno dei manuali più importanti della storia rimarrà chiusa e il suo contenuto celato, o verrete con noi a scoprirne il contenuto?

 

Hi readers Sale e Pepe,

Oggi vi parlo del libro “Manuale d’amore per draghi” del Collettivo Agapornis.

Questa antologia è  la prima pubblicazione del Collettivo Agapornis, e, come dicono anche le autrici/illustratrici che ne fanno parte, vuole essere l’emblema di quello che ci presenteranno da adesso in avanti.

Essendo un’antologia è difficile parlare dei singoli racconti presenti senza farne un riassunto, per cui presenterò l’opera nel suo complesso, magari servendomi anche di qualche curiosità data dal Collettivo, sperando così di riuscire a farvi capire l’essenza di queste pagine.

Le quattro scrittrici e due illustratrici che compongono il collettivo amano il fantasy e l’urban fantasy, ecco perché hanno deciso di iniziare proprio con dei draghi.

Ogni racconto è un lavoro corale, scritto da una di loro (o più) illustrato da altre, per cui la collaborazione è alla base di tutto, insomma, l’unione fa la forza!

Insieme al fantasy gli elementi fondamentali di questo libro sono sicuramente l’arte e, ovviamente, l’amore, in tutte le sue forme.

Ho percepito in ogni storia e personaggio qualcosa di unico e speciale, non saprei dirvi quale mi abbia colpito di più, anche perché ogni racconto è molto diverso, alcuni dolcissimi, altri più leggeri e alcuni un po’ angst, Marika Grosso sa cosa intendo.

Giusto per darvi un assaggio di alcune coppie vi lascio qualche estratto di Rune, drago d’acqua ibrido e Eskil, umano, che sono protagonisti del primo racconto, “Il respiro del mare” di Fleur du Mar.

Ancora una volta, un ricordo vago gli si affacciò alla mente, un’immagine sfocata e distorta che era lì e cercava di attirare la sua attenzione. A Rune piacevano molto le cose luminose e scintillanti perciò, senza rendersene conto, posizionò le zampe anteriori sul petto del ragazzo e lo avvolse con il corpo e la coda, come per creare una barriera tra l’umano e il resto del mondo. Era sempre stato molto possessivo con ciò che considerava suo. [..] Quell’umano gli piaceva e se lo sarebbe tenuto”.

Non vi basta un estratto scritto? Eccovi anche qualche meravigliosa immagine!

Per scoprire altri personaggi, le loro storie e delle bellissime illustrazioni degli stessi, sapete cosa fare? Leggere Manuale d’amore per draghi, la prima opera del Collettivo Agapornis!

 

Dani

 

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