Manhattan. Zoe, 26 anni. Da quando ne ha memoria, ha sempre avuto un unico, grande, sogno: diventare una danzatrice classica e calcare i palcoscenici più prestigiosi al mondo. Peccato che suo padre glielo abbia impedito: il suo cognome ha deciso per lei, e il suo posto nella multinazionale di famiglia, la Still Mc’Kanzie, non è negoziabile. E così, di giorno veste i panni della donna in carriera, e la sera si rinchiude nella sala prove della School of Ballet, inseguendo sulle punte quel senso di libertà che le è stato sottratto. A raggiungerla in quella sala sarà anche l’amore che le farà rimettere tutto in discussione. Peccato che, sognando il futuro, non si metta mai in conto l’imprevedibilità del presente che, a volte, può cambiare tutti i piani. Noah Kallen, 40 anni. La sua vita è il sogno di alcuni e l’invidia di tanti. Luminare cardiochirurgo presso il Lenox Hill Hospital, felicemente sposato con Susan, e padre del piccolo Liam. È felice, Noah, e lo sa bene, ma la sua professione gli ha insegnato quanto possa essere fugace la vita. E sarà proprio lui, questa volta, a doverci fare i conti, nel modo più doloroso. Zoe e Noah sono due anime spezzate quando si incontrano. Eppure, guardandosi per la prima volta negli occhi, avranno l’impressione di riconoscersi. Il destino, o chi per lui, ha fatto in modo che le loro strade si incrociassero, per aiutarli a comprendere che occorre aspettare il momento giusto per vivere un incastro perfetto. In fin dei conti, a volte, per ritrovare la perduta felicità, basta una manciata di secondi di folle coraggio.
Questa lettura mi ha fatto male. Non ci credete? Beh, ditelo ai millemila fazzoletti che giacciono al mio fianco.
La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è la non banalità della storia e per chi, come me, legge tanti libri all’anno, questa è una cosa che vale tanto e soprattutto che tiene alto il punteggio nella recensione. Mi capita poche volte di arrivare al capitolo sei o sette e non capire ancora in che modo le vite dei protagonisti vengono intrecciate, a volte bastano veramente pochissime pagine per far capire al lettore il finale e quando invece ti rendi conto che gli occhi ti rimarranno incollati all’inchiostro, allora è il caso di dire che il libro ha tutte le carte in regola per essere definito meraviglioso.
La Corvino ci porta nella vita di Zoe e Noah in punta di piedi, ci racconta di loro, delle loro vite, dei loro dolori e delle loro felicità e lo fa con una delicatezza tale che è impossibile non innamorarsi perdutamente di entrambi già dall’inizio.
La prima che ha avuto il mio cuore è stata proprio Zoe, perché il suo non essere soddisfatta della vita che conduce e il fatto di non essere mai presa sul serio dalle persone che la circondano, porta il lettore a volerle bene a prescindere da come andranno poi le cose nel libro.
Noah arriva subito dopo, il suo amore verso il lavoro e verso la famiglia lo rendono il principe azzurro perfetto che ognuna di noi vuole al suo fianco.
Cosa hanno in comune questi due ragazzi? Beh, all’apparenza niente, ci ho messo un po’ a capire come questi due satelliti distinti potessero incontrarsi nella vita reale, ma quando ci sono arrivata, non sono riuscita a capire quale delle mille emozioni provate poteva prendere il sopravvento sulle altre, forse il dolore e il senso di perdita e di vuoto.
La storia tra Noah e Zoe non è facile, soprattutto perché marchiata da eventi passati che hanno cambiato per sempre il futuro di questi due ragazzi, ma lo sappiamo bene, quando il destino sceglie, noi possiamo solo essere dei bravi burattini e seguire i suoi piani.
Riusciranno Zoe e Noah a rinascere insieme? Basterà l’amore a ricucire le crepe dell’anima?
Ve lo dico con il cuore in mano… Non lasciatevi sfuggire questa lettura, perché di così belle e scorrevoli se ne trovano veramente poche!
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